E’ fuori pericolo il “prof” colpito da una pianta. Nel 2012 era scampato a una valanga

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Lo scenario dell'incidente tra i boschi (immagine tratta da La Tribuna di Treviso)

Dalla lotta per la sopravvivenza dovrà passare a una lunga trafila di riabilitazione, ma il grosso dello spavento è ormai alle spalle per il “prof” in pensione vittima di un incidente tra i boschi sabato mattina, in territorio di Pieve. Si trova in ospedale dalla tarda mattinata sabato un ex insegnante di educazione fisica che vive in centro a Bassano del Grappa. Il suo nome è Manrico Parolin, pensionato di 69 anni, colpito da un fusto di una pianta piombata al suolo proprio mentre l’uomo stava affrontando un sentiero tra i boschi in sella alla sua mountain bike, sul massiccio del Grappa.

Il tronco crollato, sembra a causa dell’intervento in corso di taglio alberi nella zona da parte di alcuni operai di una ditta specializzata, avrebbe causato la perdita di equilibrio dalla sella della sua bici e la conseguente scivolata del ciclista, caduto rovinosamente e rimasto ferito in modo grave. Tanto da perdere conoscenza in un primo momento e da da richiedere l’intervento di un elicottero. Con il successivo ricovero in regime di massima urgenza al “Ca’ Foncello” di Treviso.

L’ex professore di ginnastica, conosciuto nel territorio bassanese per aver svolto per anni l’incarico di docente all’istituto Itet Einaudi in città, al momento del ricovero era in pericolo di vita, affidato al reparto di rianimazione e assistito dunque in terapia intensiva. La situazione clinica generale sarebbe poi migliorata tra sabato e domenica, secondo quanto si è appreso. Dopo aver atteso le 48 ore successive all’incidente e la valutazione approfondita dei molteplici traumi riportati ad inguine e torace la prognosi potrà essere sciolta e dare così seguito alle speranze di completa guarigione, legate anche alla forte tempra del 69enne.

Uno sportivo a tutto punto e alpinista esperto, tra l’altro. Ciò che più importa, però, è la conferma che salvo complicazioni il prof. Parolin è fuori pericolo di vita. Lo stesso Parolin, nel 2012, era scampato a una valanga in compagnia di amici in Trentino sul Lagorai in cui fu coinvolto un amico, sopravvissuto per miracolo alla slavina. L’evento accidentale d’attualità oltre che di cronaca risale invece a metà mattinata di sabato, poco prima delle 10 secondo quanto reso noto dai soccorritori, sul sentiero delle “pietre rosse” nel versante del Monte Grappa trevigiano, nel territorio di Crespano.

Il ferito era impegnato nell’uscita insieme a un amico, che lo ha subito soccorso attirando l’attenzione e ottenendo l‘aiuto dei boscaioli al lavoro nell’area circostante, i quali hanno rimosso tempestivamente il tronco da cui è originato l’incidente permettendo i soccorsi. Sul fatto indagano i carabinieri della stazione locale di Pieve: non è escluso che gli stessi uomini impiegati nel taglio di legname possano incorrere in conseguenze rilevanti, nel caso non fossero stati rispettati i parametri di sicurezza.