Guardia forestale, scrittrice ed educatrice ambientale. Paola Favero: “Vaia è stata la mia svolta”


Non c’è aggettivo migliore di “poliedrica” per descrivere Paola Favero. Bassanese di origine, ha comandato il Distretto Forestale di Agordo e il Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Vittorio Veneto. Ma il suo “curriculum” non si esaurisce qui, in quanto comprende esperienze anche nel campo della scrittura, dell’alpinismo e dell’educazione ambientale.
Chi meglio di lei, insomma, per farsi spiegare l’importanza di un tema caldo quale la tutela dell’ambiente? Un’occasione che Radio Eco Vicentino non poteva perdere.
“Questa è un’epoca di grandi squilibri – esordisce Paola ai microfoni di “Parlami di Te” -. Uno di questi è dovuto all’allontanamento dalla bellezza e dalla natura. Viviamo a velocità che non sono più quelle naturali. A me piace sempre parlare del tempo degli alberi. Vogliamo dare i tempi accellerati a tutto, e invece questo ci fa stare male. Perché non è in sintonia con il nostro organismo. Creiamo grossi disturbi nell’ambiente intorno e anche dentro di noi. Non so se sono una un po’ fuori di testa, ma quando vado su per le montagne e vedo la bellezza che abbiamo intorno, mi emoziono ogni volta”.
La tempesta Vaia, racconta Paola, “per me è stata un segno fondamentale. Un giro di boa. Ho sempre considerato gli ecosistemi forestali come forti e resilienti, capaci di assorbire i disturbi. Veder crollare improvvisamente quelle migliaia di ettari di foreste dove avevo lavorato è stato drammatico. Era un segno evidente di quello che vediamo tutti oggi. Il riscaldamento globale ha avuto un impatto fortissimo”. E aggiunge: “Speravo che ciò che è accaduto ci desse un messaggio chiaro: fare qualcosa perché le cose si mettono male. Invece, purtroppo, non se n’è tenuto conto affatto affatto”.
“Indietro non si torna – continua -. Questo è un dato di fatto, sancito dagli scienziati. Però, se ci mettessimo di buona volontà, potremmo quantomeno fermare le cose a questo punto. Avremo comunque eventi estremi, però non li aumenteremo ancora di più. Il problema è l’accellerazione del fenomeno, che va fuori da ogni previsione. Questa crisi climatica, come è stato detto da un gruppo di studiosi, non è mai successa prima. È irreversibile e non si sa dove andrà a finire”.
Da qui l’importanza di una corretta informazione, alla quale Paola ha dedicato un capitolo del suo libro “Perdere l’equilibrio“: “Negli ultimi anni mi sono accorta che l’informazione era sempre più distorta, manovrata e difficile. In particolare, essendo forestale, mi fa molto arrabbiare sentire tante sciocchezze su quello che riguarda tale comparto. Quando si dicono le cose bisognerebbe essere corretti. La comunicazione corretta sarebbe: la superficie forestale è aumentata, ma di boschi vivi, che stanno bene, ce ne sono molti meno”.
Senza una corretta informazione non vi è sensibilizzazione. Che per Paola deve procedere in una duplice direzione: “All’inizio ho lavorato tantissimo con i bambini, che sono molto attenti e partecipi. Tuttavia, se noi adulti distruggiamo tutto, i bambini di oggi non faranno in tempo ad intervenire. Bisogna parlare il più possibile anche agli adulti, perché sono loro che hanno in mano il potere di decidere”. Ed è proprio a loro che Paola rivolge un suo accorato appello: “Voglio invitare gli adulti a fare qualcosa, e non soltanto sprecando meno. Ma anche divulgando correttamente e protestando”. Nonché investendo in modo saggio: “Se ci fossero meno persone che investono in armi o nel petrolio, non saremmo così”.
Gabriele Silvestri
L’Eco Vicentino è su Whatsapp e Telegram.
Iscriviti ai nostri canali per rimanere aggiornato in tempo reale.
Per iscriverti al canale Whatsapp clicca qui.
Per iscriverti al canale Telegram clicca qui.