Amaro risveglio per tanti a Marostica e Bassano: dolore per la morte di “Gianpi”, barista e amico

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Una bella immagine di Gianpaolo al lavoro, dalla pagina FB di Bottega Campana, storico locale del centro di Marostica

E’ stata un’ondata di tristezza quella che dalla mattinata di ieri si è diffusa nell’area del Bassanese, alla notizia che un giovane di 26 anni, giovedì sera aveva perso tragicamente la vita in un incidente sull’A27, vicino al casello di Villorba nel Trevigiano. Tristezza che si è tradotta in lutto per i familiari, gli amici e anche i clienti abituati a vederlo all’opera dietro a un bancone: Gianpaolo Lunardon, di professione barista in un locale di Marostica, della classe 1997 e residente a Santa Croce di Bassano, è la vittima dello schianto mortale in autostrada. Mentre un amico che viaggiava con lui, ferito seriamente, si trova in ospedale ma fuori pericolo.

“Gianpi” il suo soprannome, un nomignolo che al solo sentirlo dire, da ieri, suscita in molti forte commozione. Cresciuto nel quartiere della sua città, Bassano del Grappa, qui aveva completato il ciclo di studi con il Liceo Brocchi ad indirizzo scientifico. Poi la sua scelta fuori dagli schemi di imparare il mestiere del barman, che lo ha portato ad approdare negli ultimi anni in piazza degli Scacchi a Marostica, presenza fissa tra i tavoli e al bancone di “Bottega Campana 1863“, storico punto di ritrovo in piazza Castello.

Il drammatico incidente è avvenuto alle 21.30 di giovedì sera. Gianpaolo Lunardon insieme a un altro giovane vicentino aveva deciso di trascorrere una serata fuori provincia, facendo tappa nel Trevigiano da amici. Tra Treviso Nord e Villorba, “qualcosa” ha fatto perdere il controllo della Renault Clio al conducente, proprio Lunardon, determinando una sbandata improvvisa verso destra e l’impatto frontale sulle barriere di metallo e il ribaltamento del veicolo, distrutto nella parte anteriore.

Ieri mattina, si era diffusa la notizia che la vittima fosse il passeggero dell’auto – riportata così dai media locali trevigiani – poi smentita. A perdere la vita è stato il proprietario e guidatore dell’utilitaria, a distanza di pichi minuti dall’arrivo dei soccorsi. Una possibile distrazione o un malessere grave tanto da non consentire al passeggero di rimediare sono le prime piste da verificare per gli inquirenti, ma allo stato attuale non si possono escludere altre possibili causa. I rilievi sull’incidente con esiti mortali e le indagini sono affidate alla Polstrada di Treviso, con la Procura della Repubblica locale a coordinarle per competenza territoriale. Il ragazzo bassanese lascia i genitori e una sorella, in attesa di ricevere, non prima della prossima settimana e della probabile disposizione dell’autopsia, il nulla osta per la sepoltura.