Grave una donna, pestata e accoltellata dall’ex sul posto di lavoro


Gravissimo fatto di cronaca ieri sera a Marostica all’interno di una sala slot, dove un uomo ha tentato di uccide l’ex moglie, ora ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Bassano del Grappa. L’uomo è stato arrestato in flagranza del reato di tentato omicidio.
I fatti sono avvenuti intorno alle 22.50 di ieri, venerdì 6 settembre, all’interno della sala slot Admiral di viale Monte Grappa, dove la donna – cittadina italiana, di 43 anni – lavora al bar. L’ex marito – un 45enne pure lui italiano, residente a Rosà e pregiudicato – è entrato nella sala, è estratto un coltello da cucina e si è avventato con estrema violenza sulla donna, sferrando numerosi fendenti all’altezza del busto e riuscendo a colpirla al volto e alle braccia e nel contempo sferrandole diversi calci e pugni al corpo.
La donna ha iniziato ad urlare e a chiedere aiuto, attirando l’attenzione di alcuni avventori e riuscendo momentaneamente a sottrarsi alla furia del 45enne: ha cercato rifugio in un’altra sala del locale, continuando a chiedere aiuto ai presenti, prima di essere nuovamente raggiunta dall’uomo che, insultandola e minacciandola di morte, di colpita ancora, nonostante l’intervento di una cliente che, seppur minacciata dall’aggressore, l’ha soccorsa, suggerendole di nascondersi tra le slot presenti, e nel contempo contattando il numero di emergenza 112 e frapponendosi tra loro.
Sul posto sono arrivati velocemente i carabinieri del radiomobile di Bassano del Grappa: hanno individuato immediatamente l’uomo, che, sporco di sangue, ha lasciato in terra
il coltello ed è stato bloccato e messo in sicurezza. Nel giro di qualche minuto sul posto è arrava anche un’ambulanza del Suem 118: dopo le prime cure sul posto, la 43enne è stata trasportata all’ospedale di Bassano, dove è tutt’ora ricoverata in prognosi riservata, nel reparto di terapia breve intensiva. Per sua fortuna, non in pericolo di vita. Sul luogo dei fatti, intanto, i militari dell’Arma hanno repertato il coltello, utilizzato nell’aggressione: la lama, di 14 centimetri, a causa della violenza dei fendenti, si è spezzata in diverse parti, alcune trovete sul posto, mentre la punta è rimasta conficcata nel gomito sinistro della vittima ed è poi stata asportata dai sanitari. Le immagini del sistema interno di videosorveglianza hanno confermato la dinamica dei fatti spiegata dai testimoni presenti.
Il 45enne ha già precedenti specifici per precedenti casi di violenza di genere: condotto in caserma a Bassano, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio aggravato e successivamente condotto, su disposizione del sostituto procuratore della Procura di Vicenza di turno, presso la casa circondariale del capoluogo berico, in attesa della convalida del fermo. Nelle prossime ore, appena sarà possibile, i carabinieri raccoglieranno in ospedale anche la ricostruzione dei fatti da parte della vittima.
“Desidero esprimere la mia più ferma condanna per questo ennesimo episodio di violenza di genere, che lascia sgomenti e rappresenta una ferita profonda per tutta la comunità veneta” ha affermato il Presidente della Regione, Luca Zaia. “È fondamentale dare un messaggio corale, forte e coeso, che unisca istituzioni, società civile e cittadini: non esiste giustificazione che possa attenuare un atto tanto vile. Ringrazio le forze dell’ordine per il tempestivo intervento e auspico che venga fatta piena chiarezza su quanto accaduto. Il Veneto non tollera la violenza: continueremo a lavorare con determinazione per promuovere una cultura del rispetto e della dignità di ogni persona”, conclude Zaia.
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