Ospedale San Bassiano e tre comunità tristi per la morte della “gemellina” Camilla, di soli 8 mesi

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Ospedale San Bassiano

Una vicenda velata di tristezza accomuna da fine luglio tre Comuni distanti tra loro alcune decine di chilometri, due nel Vicentino e uno nel Padovano. Il motivo è la morte di una bimba di soli 8 mesi, nata a fine novembre 2022 in un parto trigemellare (prematuro) avvenuto all’ospedale di Padova. A tentare di salvare la vita della piccola Camilla è stato il entro di cura del San Bassano, dove è deceduta una settimana fa. A darne notizia solo a funerale avvenuto è stata la testata Il Mattino di Padova.

I genitori vicentini – lui originario di Colceresa, lei di Rossano Veneto – sono stati accanto fino all’ultimo alla piccola venuta alla luce insieme a due sorelline. Sin dalla nascita delle tre premature (a 7 mesi di gestazione) proprio Camilla aveva presentato una grave patologia, nota come enterocolite necrotizzante, un’infiammazione alle mucose del colon, e dopo la diagnosi era stata sottoposta a delle cure a cui aveva risposto bene. Rebecca e Celeste, le due gemelle di Camilla, non hanno mai mostrato sintomi analoghi.

L’aggravarsi delle condizioni di salute sarebbe stato repentino, in seguito a di una nuova forma di infiammazione – pare alle vie urinarie – che si è “messa di traverso” al percorso di piena guarigione, fino a portarla alla morte avvenuta nel reparto ospedaliero bassanese. I medici del San Bassiano che si sono alternati al capezzale si sono arresi nell’ultimo week end di luglio – il ricovero era avvenuto tre giorni prima – e, dopo l’effettuazione dell’autopsia sul corpicino, inerte, venerdì si è celebrato in funerale nel Padovano. Facilmente intuibile lo scoramento del personale sanitario che si è prodigato in quei giorni per cercare di salvare la poco più che neonata.

Il dolore che ha bussato alla porte della casa dei genitori delle tre sorelline, Stefano Tronca e Manuela Guarda, residenti da pochi mesi a San Giorgio in Bosco e già padre e madre di figlia maggiore di 4 anni dunque primogenita, aveva coinvolto subito decine di famiglie. Nel corso dei giorni di degenza della bimba in cui in tanti, loro vicini, avevano pregato per la sorte del piccolo angelo purtroppo prematuramente salito in cielo.