Un gruppo di scout si perde nella neve salendo a Cima Grappa. Ma è falso allarme

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Un'immagine di Cima Grappa, ora coperta di neve

Un falso allarme lanciato nei luogo sacri dell’Ossario di Cima Grappa ha creato più scompiglio che apprensione nella domenica dedicata ad un’escursione di giovani scout del Bassanese. Non meglio precisati “problemi di comunicazione” tra un genitore e gli organizzatori della gita sarebbero alla base della chiamata giunta ieri al 118: un gruppo di ragazzi risultava “disperso” nella neve nei territori di montagna a Crespano del Grappa. A muoversi immediatamente i vigili del fuoco e una squadra del locale Soccorso Alpino. Inutilmente, visto che la comitiva di scout viaggiava in piena tabella di marcia, rispettando il rientro previsto per le 15.30 di ieri. A monte del falso allarme si ipotizzano un eccesso di preoccupazione da parte una mamma (o di un papà) oppure un banale malinteso.

A raccontare l’episodio, concluso fortunatamente con un lieto fine, è il Giornale di Vicenza. Nessuna richiesta di aiuto era mai stata lanciata dalla “spedizione” di giovani escursionisti, provenienti da S. Giuseppe di Cassola, sede dell’associazione, e originari di Bassano del Grappa e dintorni. Erano accompagnati in ogni caso da uno staff di adulti, opportunamente attrezzati per affrontare neve e gelo e all’arrivo tutti godevano di ottima salute, felici e spensierati dopo l’esperienza. Al massimo, i meno allenati erano giunti al traguardo di Cima Grappa spossati per la stanchezza, trovando ristoro nel rifugio a quota 1.800 metri dopo la lunga camminata da località Forcelletto.

Un bizzarro disguido che, una volta accertato lo “scampato pericolo”, però ha innescato la macchina dei soccorsi con conseguente impegno di uomini e risorse che qualcuno dovrebbe risarcire. L’autore della telefonata “incriminata”, per quanto effettuata in buona fede, rischia un contro salato da pagare.