Concluso con successo il bomba-day a Cismon: oltre 200 persone impegnate nelle operazioni

Sono servite sette ore per disinnescare la bomba della prima guerra mondiale del peso di 328 chili, ritrovata in un cantiere di Etra per il rifacimento della rete idrica e il cui bomba-day era in programma oggi a Cismon del Grappa (territorio comunale di Valbrenta).

Le operazioni di despolettamento, svuotamento e brillamento dell’organo attivo della granata d’artiglieria di produzione italiana, ribattezzata “Stella Cometa”, si sono svolte con successo oggi e sono finite alle 15.30. Il ritrovo del residuato bellico era avvenuto in via Roma al civico 21 nel corso dei lavori di scavo per il rifacimento della rete idrica realizzati da Etra.

Coordinate dalla Prefettura, le operazioni sono state eseguite dagli artificieri dell’8° Reggimento Guastatori Paracadutisti “Folgore” di Legnago (Verona), con la collaborazione di oltre trenta enti tra forze dell’ordine, amministrazioni pubbliche e società erogatrici di servizi essenziali. Complessivamente sono state oltre 200 le persone impegnate, fra militari dell’esercito, forze di polizia, vigili del fuoco, polizia locale, sanitari, volontari della protezione civile.
A tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica, nei luoghi individuati per le attività connesse al disinnesco sono state attuate le attività di evacuazione di 300 cittadini residenti all’interno dell’area di sgombero e l’interdizione degli accessi in un raggio di 226 metri dall’ordigno, la sospensione della circolazione nella Strada Statale 47 “Valsugana” e del traffico ferroviario sulla linea Bassano-Trento.

Per coordinate tutte le operazioni era stato allestito un centro di coordinamento soccorsi costituito dal prefetto Salvatore Caccamo, presso i locali della ex sede municipale di Valstagna.
Lo sgombero è iniziato alle 7 e si è concluso alle ore 8,30, secondo le modalità previste dalla direttiva operativa emanata del prefetto e dalle ordinanze del sindaco di Valbrenta e dal questore. La Direzione Aeroportuale Nord-Est di Venezia e l’Enav Acc di Padova hanno emesso il divieto di sorvolo nello spazio aereo sovrastante le aree delle operazioni. Conclusa l’attività di evacuazione e verificata in sede di centro coordinamento soccorsi l’effettiva realizzazione di tutti gli adempimenti monitorati dalla sala operativa, alle ore 8,50 è stato dato avvio alle delicate operazioni di despolettamento dell’ordigno, che si sono concluse con successo alle 14.

Verificate poi le condizioni favorevoli presentate dal materiale esplosivo contenuto nell’ordigno, il personale militare ha provveduto allo svuotamento direttamente nel sito di rinvenimento. Un’attività terminata alle 14,30 e che ha reso non necessario il trasporto del manufatto per il successivo brillamento presso la cava “Ex Egaf” di Rossano Veneto. L’operazione di brillamento della spoletta ha avuto inizio infine alle 15 in un luogo sicuro, adiacente all’area di ritrovamento.