Vigilia del “bomba day” (bis) a Cismon: sarà reso inoffensivo il secondo ordigno in un anno

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Un artificiere all'opera (Immagine d'archivio)

Tutto pronto per le operazioni di “resa inoffensiva” di un ordigno di sicura origine bellica trovato due mesi fa nel corso degli scavi per la nuova rete idrica nel territorio comunale di Valbrenta e più precisamente in località Cismon del Grappa. Si tratterebbe di una bomba inesplosa, secondo le verifiche successive degli artificieri dopo la chiusura di un tratto di cantiere, che necessita quindi dell’applicazione del protocollo di sicurezza per la rimozione e il brillamento. Si trovava sottoterra in via Roma da oltre un secolo, una tutt’ora pericolosa testimonianza della Prima Guerra Mondiale.

Una serie di azioni coordinate che nel gergo dei media viene ormai sempre sintetizzato con la locuzione bomba-day e che vedrà impegnato, domani in data 27 aprile 2023, quasi un centinaio di operatori tra forze dell’ordine, personale dell’ente locale e alcuni volontari che si sono resi disponibili. Disposto lo sgombero degli edifici di un’area delimitata di circa 225 metri intorno al focus dell’operazione affidata ai militari del Comando 8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore”. Poco meno di 300 i cittadini da evacuare.

Non si tratta per così dire di un evento inedito da queste parti, visto che meno di un anno fa un analogo intervento interessò allora oltre il doppio tra i residenti, nel giugno del 2022, per “salutare” un primo ordigno ritrovato poco lontano. Nel dettaglio, domani gli artificieri esperti del Reggimento con sede a Legnago in provincia di Verona si occuperanno di despolettamento, distruzione dell’organo sensibile, trasporto e definitivo brillamento. Il rinvenimento della bomba risale al 21 febbraio, come sopra accennato durante i lavori di scavo per il rifacimento della rete idrica in Comune di Valbrenta. Il sito esatto si trova a Cismon, all’altezza del civico 21 di Via Roma.

A partire dall’alba giovedì e allo scopo di coordinare l’attività di strutture operative preposte alla gestione dell’emergenza a tutela della sicurezza e salvaguardia della popolazione locale è stato istituito un apposito Centro Coordinamento Soccorsi (conosciuto con l’acronimo Ccs) che verrà presieduto dal prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo, e che si insedierà presso i locali dell’ex sede municipale di Valstagna, in piazza San Marco. Via dalle case entro le 7.40 in 294 residenti, con sospensione anche del traffico stradale, ferroviario e aereo. Compresi un tratto della Ss47 della Valsugana, con deviazioni segnalate da cartelli appositi in zona, e la linea su binari Bassano-Trento.

Secondo le previsioni degli esperti, tutti potranno far ritorno nei rispettivi domicili entro il tardo pomeriggio di giovedì se non ci saranno intoppi. Il manufatto bellico verrà trasferito una volta rimosso dal cantiere sarà distrutto presso la cava “Ex Egaf” a Rossano Veneto. “Qualora le attività di neutralizzazione dovessero prolungarsi oltre il tempo stabilito – fa sapere la Prefettura di Vicenza nelle istruzioni diramate alla popolazione -, le operazioni di brillamento dell’ordigno despolettato verranno differite al giorno successivo, venerdì 28 aprile 2023, sempre presso la suindicata area di cava”.