Calcio giallorosso in lutto: addio a Bepi Sonda, l’anima del terzo tempo al “Mercante”

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Lo striscione apposto all'esterno dello stadio in ricordo di Giuseppe Sonda (nel riquadro)

Per ricordarlo, rigorosamente con un brindisi in suo omaggio, tra chi frequenta lo Stadio Mercante di Bassano del Grappa si pensa già di intitolargli il locale del bar, simbolo di quell’aggregazione e voglia di stare insieme tanto cara a “Bepi” Sonda. Tifoso giallorosso da sempre e nell’anima, Giuseppe è mancato all’affetto dei suoi cari familiari e dei suoi altrettanto cari amici nei giorni scorsi, a causa di un arresto cardiocircolatorio che lo ha sorpreso mentre era ricoverato per combattere un male che lo aveva colpito di recente. Aveva 71 anni e, solo fino a poche settimane fa, godeva di buona salute e non vedeva l’ora di tornare a sospirare per una “palla al centro” nella sua seconda casa, lo stadio.

In tante persone che gravitano intorno mondo del pallone bassanese lo hanno ricordato all’indomani della morte improvvisa. Con affetto e insieme nostalgia, ricordando i fasti del club denominato Bassano Soccer Team giunto al professionismo sotto l’egida della famiglia Rosso, e la grande voglia di ripartire e la scalata di categorie inaugurata dal nuovo corso, guidato dal presidente Fabio Campagnolo. Non importa con chi, non importa come, Giuseppe Sonda da San Giuseppe di Cassola era sempre presente, da fedelissimo del gruppo “Fedelissimi” a tifare i propri beniamini in maglia giallorossa.

Tutti questi giallorossi di fede lo accompagneranno oggi nell’ultimo triste viaggio, chi con il pensiero, chi con la preghiera, chi presenziando alla cerimonia. Il rito di commiato si terrà alle 15 nella chiesa parrocchiale della frazione cassolese, dove viveva. Bassano e dintorni piangerà quindi oggi l’addio al suo storico tifoso del pallone, da almeno 50 anni presenza fissa alla domenica, e non solo sulle tribune. In mano a lui, infatti, spesso c’erano pentole e caraffe che hanno reso celebre il “terzo tempo“, alzandosi presto per preparare tutto l’occorrente e dare il via alla festa post partita quando si giocava “in casa”. Che riusciva sempre a stemperare gli animi e restituire allegria, anche quando il risultato non sorrideva alla sua squadra del cuore. Tanto che lo società si è aggiudicata una volta anche il premio “fair play” anche grazie a questa spettacolare iniziativa. A ricordarlo anche il Gruppo Alpini di Cassola, di cui aveva fatto parte a lungo da orgogliosa “penna nera”.

Commosso il tributo apparso sulla pagina del team FC Bassano 1903, a firma del presidente e a nome di tutta la società. “È difficile trovare le parole per dire quanto Bepi contasse per il Bassano. Il suo amore per questi colori, va oltre la passione per il calcio. Era passione per la vita, per l’amicizia, per il lavoro. Le domeniche nelle quali il Bassano giocava in casa, Bepi era lì dalle 7, per preparare i tavoli per il terzo tempo, le griglie per il pranzo. Bassano perde uno dei suoi più grandi punti di forza. Siamo sicuri però che il suo esempio, il suo sorriso, sarà linfa per le nuove generazioni di tifosi e Fedelissimi! “Per questo motivo chiederemo di intitolare il bar del Mercante a lui”

“Ciao Uomo immenso resterai sempre nel mio cuore”, così il ricordo dell’attuale tecnico del Bassano Francesco Maino, anche lui provato alla notizia della scomparsa improvvisa di una colonna portante del club. “Ti ringrazio a nome mio e dei miei ragazzi che in questi tre anni ci hai sempre sostenuto e aiutato mai una parola fuori posto sia che andasse bene ma soprattutto quando andava male”. Calciatori, dirigenti, staff tecnico e gli altri tifosi sono vicini alla compagna di vita e ai figli in questi giorni di lutto, mentre uno striscione è già apparso come tributo concreto all’esterno degli impianti sportivi. E sicuramente una sciarpa giallorossa sarà posata sul feretro, simboli di chi dalla tribuna sa emozionarsi ancora e applaudire uno dei propri beniamini, così come avverrà oggi per il tifoso Bepi.