Il campo di tiro a volo “non in regola”. Arriva l’ordinanza di chiusura dal Comune

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Una della postazioni attrezzate per il tiro al volo più longeve dell’Altovicentino chiude (momentaneamente) i battenti fino a quando l’associazione che la gestisce non apporterà le dovute richieste di regolarizzazione inoltrate dal comune di Zugliano. Nel frattempo, in virtù di un’ordinanza comunale firmata dal sindaco locale Sandro Maculan, i fucili vanno riposti in armeria e l’attività viene interdetta a soci e simpatizzanti.

La notizia è stata ufficializzata nel tardo pomeriggio di martedì al termine di un sopralluogo sull’area dedicata alla disciplina sportiva che si trova sulla riva sinistra del torrente Astico, sul confine tra i territori di Zugliano e Sarcedo. Un punto di riferimento per gli appassionati del “piattello” ma anche una fonte di discordia con i cittadini residenti a debita distanza, in quanto disturbati dagli spari.

Le verifiche portate in campo hanno rilevato problemi riguardanti la raccolta dei rifiuti, difformità sul piano urbanistico e presenza – in attesa di conferma questo aspetto – di materiale riconducibile all’attività sportiva al di fuori del perimetro assegnato all’area di tiro. A darsi appuntamento nell’area rurale allestita in via Roggia Capra sono stati ieri tecnici e amministratori comunali, dell’Arpav Veneto, del Genio Civile e anche i carabinieri forestali per competenza. “La società Asd Tiro al Volo Zugliano che gestisce l’area dovrà provvedere a regolarizzare quanto evidenziato”, spiega una nota diffusa dal Comune, che allega l’ordinanza a tempo indeterminato di chiusura dell’intera area, fino a nuovo ordine. Tutte le prescrizioni indicate nel documento già recapitato ai dirigenti del club dovranno quindi essere rispettate sanando le situazioni non in regola riscontrate nel corso delle verifiche.


A margine della “visita” a parziale sorpresa da parte degli operatori, arriva anche il dovuto commento del primo cittadino sulla vicenda, che si preannuncia come spinosa viste le diverse e contrapposte esigenze da parte di tiratori, cittadini residenti e dirigenti pubblici che si occupano del bacino idrico. “In passato ci sono state diverse segnalazioni di cittadini residenti nell’area – spiega Maculan – che evidenziavano soprattutto problematiche legate all’inquinamento acustico prodotto dagli spari.

Da tempo chiedevamo all’attività di produrre documentazione relativa a formulari e autorizzazioni. Mi risulta anche il Genio Civile, organismo competente per quanto riguarda il fiume Astico, chiedesse da tempo documentazione senza ricevere risposte. Ho ritenuto opportuno quindi programmare un sopralluogo per verificare la regolarità della gestione su quell’area sensibile, a ridosso del fiume Astico. Ringrazio i Carabinieri forestali e gli enti preposti per la preziosa collaborazione”.