E’ mancato Giuseppe Nardini, il “signore” della grappa. Aveva 91 anni

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Giuseppe Nardini (foto Facebook distilleria Nardini 1779)

Doppio lutto nel mondo dell’economia vicentina. Ieri, nello stesso giorno in cui si è spento Pietro Marzotto, è morto anche un altro importante imprenditore veneto: Giuseppe Nardini. Considerato il “re” della grappa, faceva parte della dinastia che dal 1779 conduce la distilleria Nardini di Bassano del Grappa. Giuseppe Nardini, classe 1927, aveva 91 anni.

“Per il dottor Giuseppe, la definizione di re della grappa è riduttiva. In lui si sono fuse in un mix unico storia, tradizione, identità, modernità, signorilità: un nome, Nardini, che è stato e sarà ancora uno dei simboli del Veneto migliore nel mondo. Lo salutiamo con orgoglio e nostalgia – è il ricordo del presidente della Regione Luca Zaia -. Non va ricordato però solo il grande imprenditore sinonimo di un prodotto di qualità eccelsa, ma anche l’uomo colto e profondamente affezionato alla sua terra, alla quale ha dato tanto in più settori, dal management economico, alla valorizzazione del territorio e della cultura della sua Bassano. Uomo importante e stimato, al punto di avere tra i suoi amici molti grandi d’Italia e del mondo, Giuseppe Nardini ha saputo però mantenere quell’umanità e quella semplicità che ne hanno caratterizzato il tratto signorile e al contempo popolare nel senso più virtuoso del termine”.

Molto conosciuto, Giuseppe Nardini è stato anche vicepresidente di Confindustria Vicenza, e negli anni in cui ha guidato l’azienda ha fatto sorgere le “Bolle”, l’avveniristica costruzione firmata dall’architetto Massimiliano Fuksas divenuta centro di ricerca della distilleria Nardini. “Evidenziare i suoi successi imprenditoriali è perfino superfluo, tanto sono noti e grandi – continua Zaia -. A me piace ricordare l’originalità e il rispetto della tradizione aziendale che lo portarono a mantenere quella parola ‘aquavite’ senza la ‘c’, che campeggia, e mi auguro campeggerà per sempre, nella storica bottega all’ingresso del Ponte degli Alpini, dove è stato scritto un piccolo grande capitolo della storia del Veneto. Alla moglie e a tutta la sua famiglia rivolgo un affettuoso abbraccio e il cordoglio dei veneti e mio personale”.

Anche il sindaco di Bassano, Riccardo Poletto, invia alla famiglia Nardini le condoglianze personali e della città: “E’ stato imprenditore che ha coniugato la tradizione con l’innovazione, promuovendo sempre la ricerca dell’alta qualità in tutti i suoi prodotti ed ha saputo portare con stile ed eleganza il nome di Bassano nel mondo. Un bassanese profondamente legato alla sua città, che lo ha insignito nel 2005 del Premio Città di Bassano del Grappa”.