Il cuore grande di Sammy, curato ma anche patriottico e “rivoluzionario”. Il suo video

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Sammy Basso sorride e scherza dopo l'intervento salvavita subito a Roma nei giorni scorsi

“L’emozione è tanta, ho ancora il fiato rotto perchè mi sto riprendendo. Per la prima volta ne parlerò a tutti”. Apre davvero il suo cuore a tutti Sammy Basso, dopo che il suo, di cuore, è stato operato e curato all’ospedale S. Camillo di Roma per risolvere un problema aggravatosi nel tempo. Un caso limite, unico al mondo, per un paziente affetto da progeria, la sindrome da invecchiamento precoce. Che apre una frontiera di speranza, e non solo per lo studente universitario vicentino.

Sammy racconta gli antefatti del delicato intervento avvenuto una settimana fa, eseguito a cuore funzionante, impensabile sino a qualche tempo fa. Racconta dei viaggi a Boston, dell’incontro con il professor Musumeci che si è preso carico dei rischi dell’operazione rivoluzionaria su questa tipologia di pazienti, delle paure e delle preoccupazioni alla vigilia del viaggio e del ricovero nella capitale. In attesa di tornare a casa, a Tezze sul Brenta.

“Finalmente, per la prima volta c’è una possibilità per i ragazzi con progeria di risolvere uno dei problemi connessi alla malattia. Non solo di attenuarne gli effetti. Un altro motivo per cui vado orgoglioso è che questa speranza nasce in Italia, spesso sbeffeggiata, insultata e irrisa e lei come una dea alza la testa e fa vedere a tutti le proprie potenzialità“. Per il resto, ci ha pensato la sua fede e la sua encomiabile forza d’animo.

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