La città saluta il suo pilota dopo la carriera militare e la malattia. Addio al generale Gianesin

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Una lunga e brillante carriera nell’Aeronautica Militare italiana, poi una volta svestita la divisa da pilota di caccia che lo ha visto volare sui cieli di mezzo mondo, si era messo a disposizione della vita della sua comunità, a Campese. Ma è tutta Bassano del Grappa ad aver perso nei giorni scorsi e a salutare oggi un suo cittadino illustre, il generale di brigata Francesco Gianesin, che si è spento al termine di una malattia che lo aveva colpito da tempo.

Sarà salutato oggi alle 15.30, nella chiesa del suo quartiere, con ad affiancare il feretro insieme ai familiare anche i “vicini di casa” di Campese insieme agli ex colleghi militari che giungeranno in Veneto per riservargli un omaggio e un tributo dovuti. Lascia nel lutto la  moglie Rita e i figli Antonella e Massimo, molto conosciuti a Bassano, con quest’ultimo ex consigliere comunale.

Un sogno realizzato quello di volare tra i cieli a bordo e alla guida dei bolidi dell’area, dopo aver frequentato le scuole di aviazioni in Italia e aver conquistato nel tempo la fiducia dei vertici dell’Esercito, ricoprendo più ruoli di comando e insieme di prestigio. Sul finire del secolo scorso il gen. Gianesin fu anche alla base Nato “Dal Molin” a Vicenza, in anni non semplici per l’avamposto militare gestito dalle forze alleate e prima ancora guidò come comandante il 9° Stormo “Francesco Baracca”, di stanza a Caserta. Pilotò per anni aerei F104 Starfighter per gli esperti di velivoli militari, un caccia intercettatore da molti definito come gioiello e insieme un mito nel suo genere, ritirato dall’onorario servizio solo nel 2004.

Negli anni successivi la carriera lo portò ad accettare incarichi diversi. Tra gli altri fu inviato come delegato militare presso le ambasciate italiane di Scandinavia, in Svezia e Finlandia e in altri stati esteri. Il pilota bassanese partecipò inoltre a più missioni internazionali sui fronti, come nell’ex Jugoslavia rimanendo molto legato alla sua professione svolta con abnegazione e passione, assumendo anche il ruolo di presidente della sezione di Bassano dell’Arma Aeronautica, prossima al 70° dalla fondazione, ruolo ricoperto fino alla morte.