Era un architetto e grande amante del verde la vittima di malore. E’ morto tra gli ulivi

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Le colline di zona Consagrollo dove si è verificata ieri la tragedia

Si chiamava Antonio Domenico Zarpellon l’uomo vicentino di 54 anni che ieri mattina, poco prima delle 10, ha accusato un malore mentre si trovava tra le colline di casa sopra Marostica, accasciandosi al suolo senza più riprendersi. Era un architetto, che aveva raggiunto il traguardo ambizioso della laurea a Venezia del 2010 come compimento del percorso di studi e delle sue aspirazioni.

L’identità della vittima di un arresto cardiocircolatorio provocato da un infarto è stata resa nota nel tardo pomeriggio di giovedì, dopo che tutti i familiari più stretti sono stati messi al corrente, con la delicatezza richiesta in questi casi, tra cui gli anziani genitori.

Zarpellon amava il verde e i paesaggi, e mai avrebbe sospettato che proprio in una cornice di questo tipo avrebbe concluso i suoi giorni terreni, sorpreso da una morte naturale che non aveva riservato, secondo quanto noto, alcuna avvisaglia. Quando ha accusato il grave malessere, di fatto divenuto letale in pochi attimi, si trovava solo su un tratto della distesa collinare di ulivi tra Vallonara e Valle San Floriano, posti che conosceva bene. Qualcuno nei paraggi però avrebbe visto la scena da lontano, accorrendo per soccorrerlo e nel contempo chiedendo aiuto immediato al 118.

Sul posto, nei pressi di via Consagrollo, sono giunti per primi i sanitari del Suem che si sono inerpicati sul pendio per raggiungere il prima possibile il 54enne e praticargli le manovre salvavita richieste, proseguite a lungo con l’aiuto successivo dei vigili del fuoco giunti dal distaccamento di Bassano. Tutto inutile, purtroppo, con il medico dell’equipaggio a dover decretare il decesso, con pochi dubbi sulle cause.

A Marostica in tanti hanno tenuto il fiato sospeso al diffondersi rapido della notizia di un concittadino colto da infarto sulle colline vicine, con pompieri e ambulanza ad attraversare la città. Poi la conferma della morte di Zarpellon, prematura e in circostanze così improvvise, ha suscitato l’immaginabile cordoglio nei confronti della famiglia, in particolare di genitori e fratelli.

Antonio Domenico era nato nel 1966 proprio nell’ospedale oggi di comunità della città degli scacchi, e collaborava con numerosi studi e aziende come libero professionista nel campo dell’architettura verde in particolare come paesaggista e progettista di giardini privati e spazi di centri benessere. La sua tesi di laurea, per ironia del destino, verteva proprio sui luoghi dove ha trovato ieri è spirato: “Paesaggi pedemontani: un progetto per valorizzare le colline di Marostica”. La data delle esequie sarà resa nota nelle prossime ore.