Guida sotto falsa identità e senza patente da 9 anni. Denunciato un cittadino cinese

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Risale ad alcuni giorni fa ma è stata resa nota in queste ore l’esito degli accertamenti nei confronti di un cittadino cinese di 31 anni, residente nel Bassanese, che nel corso di una serata è stato oggetto di un controllo stradale a Marostica. Il giovane di origini asiatiche, che si trovava a bordo e alla guida di una Bmw 520, ha presentato dei documenti d’identità falsificati spacciandosi per un’altra persona, vale a dire un connazionale.

Grazie all’intuito dell’equipaggio della Radiomobile dei carabinieri, impegnato nel servizio di sorveglianza del territorio, da un primo controllo sul telaio della vettura sono scattati poi approfondimenti che hanno rivelato chi fosse in realtà il 31enne, al quale tra le altre cose la patente di guida valida in Italia era stata revocata 9 anni prima.

Dalle verifiche digitali portate in campo era subito emerso che la vettura Bmw risultava “dispersa” da 3 anni, dopo che era stata sottratta al legittimo proprietario, un cittadino italiano che vive nella provincia di Venezia. Dal quel giorno della macchina si era persa ogni traccia, probabilmente finita nel mercato nero con cambio di targa e smerciata al miglior offerente. Le risposte evasive e comunque poco convincenti da parte dell’automobilista hanno poi indotto i militari ad accompagnare il soggetto al comando per ile procedure di fotosegnalamento.

Anche in caserma, con ripetuta testardaggine nonostante ormai la “pentola” fosse stata scoperchiata, il 31enne – l’età riportata era l’unica informazione sensibile effettivamente corretta – il cinese aveva ribadito il nome e il cognome riportati nel documento fasullo, salvo poi desistere alla prova dei fatti.

Un’immagine del centro di Marostica, da piazza degli Scacchi

Si trattava in realtà di M.C. – queste le sue iniziali fornite dal comando bassanese -, privo del permesso di circolare sulle strade in auto. Nei suoi confronti è scattata una denuncia per sostituzione di persone e false generalità oltre alla sanzione di circa 5 mila euro e al fermo dei veicolo, sequestrato in funzione della confisca.