Viene corteggiata in centro, poi diventa oggetto di apprezzamenti hot e palpeggi

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La stazione dei carabinieri di Marostica

Girava per il centro di Marostica, alquanto su di giri a quanto pare, con l’intenzione di “rimorchiare” qualche giovane donna del posto nonostante i 68 anni di età e il totale disinteresse della controparte. Per poi uscire sciaguratamente dall’ambito del lecito esprimendo apprezzamenti che sarebbero sfociati in vere e proprie molestie. E non solo: l’individuo sopracitato, vicentino di residenza, si è spinto fino ad allungare le mani in modo inopportuno, turbando la vittima di tante attenzioni e rendendosi responsabile di atti vietati dalla legge.

A raccontare questa vicenda che l’ha vista come malcapitata protagonista nei giorni scorsi è stata una ragazza maggiorenne vicentina, che il giorno stesso ha sporto denuncia ai carabinieri della locale stazione dell’Arma.

Sconvolta per quanto era accaduto, inoltre in pieno giorno, la vittima delle attenzioni morbose altrui ha spiegato come il molestatore a lei sconosciuto l’avesse avvicinata a bordo di una bicicletta, mentre passeggiava serena all’interno delle mura, in centro città. Prima l’approccio, tutt’altro che gradito, poi le insistenze e i complimenti a sfondo sessuale, sconfinando così oltre il lecito. Vista la mal parata e il due di picche esibito subito e senza ripensamenti dalla giovane donna, il pensionato arrapato avrebbe allungato le mani come già accennato, toccando il corpo della la ragazza divenuta morboso oggetto di desiderio, per poi svignarsela in sella alla bici.

La vittima del sopruso di natura sessuale si è subito recata nella vicina sede dei carabinieri. Dopo essere stata calmata e rassicurata dai militari presenti, lei stessa ha fornito un’accurata descrizione dell’uomo, oltre a indicare il colore del veicolo a pedali su cui era fuggito e la zona dove precisa era accaduto il fatto da codice penale. Indagini avviate il giorno stesso, quindi, e concluse nell’arco di pochi altri successivi, grazie a quelle che sono state definitive come “prove tecniche”, vale a dire filmati di videosorveglianza pubblica, e nuove testimonianze spontanee acquisite.

Il presunto responsabile, un 68enne della zona di cittadinanza italiana (S.T. le iniziali), è stato quindi riconosciuto dagli investigatori e denunciato. Si tratta di una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, e tornerà quindi a “visitare” le aule di giustizia del Tribunale di Vicenza dopo un relativo periodo di assenza dalle pagine delle cronache locali. Avrebbe ammesso le proprie responsabilità, di fronte all’evidenza.