Ossessionato dalla gelosia il 30enne artefice dell’incendio doloso a palazzina e due auto

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Accecato dalla gelosia, ha pensato di rivalersi appiccando il fuoco prima sull’auto dell’ex fidanzata e all’interno della palazzina, rischiando oltre ai danni provocati anche di mettere in pericolo di vita gli ignari inquilini che all’una di notte tra sabato e domenica dormivano in via Dante, nella città del Ponte degli Alpini. Due tra questi, infatti, sono rimasti feriti, con il più grave – un uomo – costretto a lanciarsi da una finestra per sfuggire alle fiamme che si sono sviluppate all’interno di un piano del condominio: un volo di 5/6 metri, con fratture rimediate agli arti inferiori.

Meno di 24 ore i carabinieri dopo i carabinieri Bassano del Grappa sono riusciti a individuare e mettere spalle al muro l’artefice del doppio incendio, il piromane che da domenica sera ha un nome e cognome e che si trova in stato di arresto a Vicenza. Si tratta di un 30enne siciliano, operatore sociosanitario che lavora da mesi in una casa di riposo della zona, trasferitosi in Veneto da un anno e già con una “macchia” in passato per atti persecutori nei confronti di una donna con cui aveva intrattenuto una relazione in Lombardia, prima del trasferimento a Bassano del Grappa. Proprio la miccia della gelosia e l’incapacità di gestire la rabbia conseguente hanno spinto l’uomo ad agire nella notte tra sabato e domenica.

Il quadro ricostruito dalle forze dell’ordine immediatamente coinvolte dopo l’emergenza per l’incendio gestita dai vigili del fuoco, ora in mano alla Procura berica, si sta delineando nei dettagli: è ormai assodato che il 30enne abbia ammesso di aver deliberatamente compiuto un atto tanto scellerato, fino a mettere in pericolo la vita altrui. Per vendetta, o ripicca. Ad andare distrutte nel parcheggio sono state una Lancia Y e una Fiat 500, la prima citata di proprietà dell’ex fidanzata – giovane conterranea siciliana conosciuta al suo arrivo in città, che lavora nel campo del benessere per il corpo -, per quanto riguarda l’esterno, mentre nel condominio sono in corso rilevazioni sui danni al corridoio di accesso del secondo piano e alcuni locali, per decine di migliaia di euro.

Il bilancio dei feriti è stato confermato in due persone che hanno riportato delle ustioni. Alle mani per il meno preoccupante dei due uomini finiti in pronto soccorso al San Bassiano,  guaribile con una prognosi di alcuni giorni dopo le medicazioni offerte, mentre degenza e convalescenza saranno più lunghe – sull’ordine di almeno qualche mese – per l’inquilino di 37 anni che si è lanciato da una finestra, per terrore di venire aggredito dalle fiamme. Per quest’ultimo, ricoverato nel reparto di ortopedia, si parla di traumi e fratture alle gambe, la cui entità è in corso di valutazione. Altri tre residenti in appartamento sono stati salvati dai vigili del fuoco, intorno all’1 e 30, dopo che si erano “rifugiati” sulle terrazze non potendo attraversare i corridoi per guadagnare l’uscita.

Il “punto di rottura” dell’intricata vicenda, sfociata in un fatto di cronaca di ampio rilievo, sarebbe legato alla gelosia ossessionante da parte del giovane operatore sociosanitario, dopo aver individuato l’auto della ragazza parcheggiata nei pressi della palazzina dove vivrebbe un presunto rivale in amore, un vicino di “casa”. Una circostanza che, oltre a non giustificare il grave atto, non sussisteva. A quel punto, il 30enne – S.S. sono le sue iniziali – non ha più pensato alle conseguenze del suo gesto e ai rischi provocati all’incolumità altrui. Le accuse mosse nei suoi confronti sarebbero configurate nei reati di incendio aggravato e lesioni in conseguenza di altro reato.