Sospensioni no-vax nell’Ulss 7, Cgil: “No al blocco delle ferie e all’aumento delle ore di lavoro”

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Un'infermiera alle prese con uno dei primi vaccini al San Bassiano

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Cgil sanità della provincia di Vicenza, relativa alle modalità annunciate dall’Ulss 7 Pedemontana per far fronte alle eventuali sospensioni – la prossima settimana – di operatori che non hanno risposto positivamente alla diffida relativa alla vaccinazione contro il virus Sar-Cov-2.

Leggiamo sulla stampa le dichiarazioni del Direttore Generale Ulss 7 Pedemontana, che ipotizza di rispondere alla sospensione dei lavoratori non vaccinati effettuando il blocco delle ferie e aumento delle ore di lavoro al rimanente personale ed esprimiamo fin d’ora la nostra netta contrarietà.

Fin da aprile, all’uscita del Decreto Legge sull’obbligo vaccinale per il personale sanitario,
abbiamo ripetutamente chiesto chiarimenti all’Azienda su quale strategia aziendale sarebbe
stata messa in campo per affrontare il problema, anche in considerazione che le eventuali
sospensioni sarebbero concise con il periodo estivo e con la ripresa delle attività. Nonostante le nostre innumerevoli sollecitazioni, l’Amministrazione non ci ha mai dato risposte puntuali, né tanto meno coinvolti nelle scelte di programmazione.

Le nuove assunzioni sono state convogliate alla campagna vaccinale che sta andando avanti, alla sorveglianza dei varchi, ai tamponi in tutto il territorio e per rispondere alla necessità di ridurre le lunghe liste d’attesa, attività che già vede il personale impegnato in lavoro straordinario o in prestazioni aggiuntive. Siamo perfettamente consapevoli che l’Ulss e’ tenuta a dare corso ad una disposizione di Legge che, in quanto tale, non può essere derogata. Al contempo, esprimiamo la nostra netta contrarietà’ a che le conseguenze del provvedimento ricadano ancora una volta sulle spalle dei tanti lavoratori e lavoratrici che in questo anno e mezzo hanno garantito la tenuta del Sistema Sanitario e il diritto alla salute dei cittadini, a costo di enormi sacrifici e mettendo a repentaglio la loro stessa salute e sicurezza.

Respingiamo al mittente l‘ipotesi dell’Amministrazione di prevedere la sospensione delle ferie e di altri diritti del personale vaccinato. Perché riteniamo che i lavoratori e le lavoratrici abbiano già dato, tanto. Perché le norme vanno rispettate tutte, anche quelle a tutela del lavoro. Riteniamo che altre soluzioni vadano trovate, a partire dall’assunzione di personale e da una riorganizzazione dei servizi che avrebbe potuto e dovuto essere preventivata, per evitare conseguenze anche sui cittadini.

Questo dichiariamo oggi e ribadiremo in occasione dell’incontro sindacale programmato, pronti a difendere il diritto alle ferie del personale e a un orario di lavoro umano.

Per la Segreteria provinciale
Funzione Pubblica CGIL Vicenza
Lara Donati