Topo in ospedale: Simoni: “Controlli costanti e ospedale pulito. E’ un fatto occasionale”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

“Un topo in ospedale non equivale a ospedale sporco, chiedo ai cittadini di fare critiche costruttive e di segnalare disfunzioni, ma di non dare addosso gratuitamente o genericamente alla sanità pubblica. Siamo un ospedale che ha sede in periferia, in vent’anni è la prima volta che accade un episodio del genere e non va generalizzato. I programmi di controllo e derattizzazione son presenti da sempre e costanti, l’ultimo è avvenuto lo scorso 26 ottobre”.

Il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana, Bortolo Simoni, mette subito i puntini sulle “i” rispetto al video che ieri si è propagato in rete e che mostra un topo che si muove liberamente di sera in una sala d’aspetto al piano terra dell’ospedale di Bassano del Grappa. Un video che ha fatto velocemente il giro del web.

“Quanto accaduto dispiace molto, soprattutto perché offende l’impegno degli operatori di questo ospedale, che mettono anima e cuore nel loro lavoro. Per questo non ci sto che un fatto occasionale dia adito a screditare l’ospedale” aggiunge Simoni.

Il direttore generale ammette che alcuni giorni fa in portineria era arrivata una segnalazione di un cittadino che aveva notato un topo. “Non sappiamo come l’animale possa essere entrato nella struttura. Avendo due piani sotterranei, diversi controsoffitti e canalizzazioni è una cosa che può accadere. Evidentemente si tratta di una bestiola più furba delle altre. Potrebbe essere anche stata disturbata, magari, dai lavori che stanno avvenendo fuori dal pronto soccorso, oppure qualcuno ha lasciato aperta la porta che dà all’esterno. In ogni caso abbiamo immediatamente attivato le procedure, chiamando la ditta specializzata che ha vinto l’appalto, che ha predisposto nuove esche. Succede di trovare delle deiezioni a volte, come accade in qualsiasi abitazione. L’importante è agire subito”.

Simoni ne approfitta anche per fare un ragionamento più ampio. “Il mio principio guida – spiega – è che gli azionisti dell’ospedale sono i cittadini e il nostro dovere è dare loro il servizio migliore possibile. I primi a rimanere amareggiati, quando avvengono cose simili, son proprio i dipendenti. Quello che posso garantire è che i controlli vengono fatti mensilmente e nel caso vengano rilevate tracce di ratti, si attivano subito le misure supplementari. Infatti in vent’anni è la prima volta che accade una cosa simile, si tratta quindi di un fatto occasionale che non è sintomo di sporcizia.