Arte e dintorni – Dagli Uffizi a Van Gogh: il Covid sposta sui social musei e mostre d’arte

Siamo pienamente d’accordo con quanto ha detto Marcel Duchamp: “L’opera d’arte è sempre basata su due poli: il pubblico e l’autore, e la scintilla che scocca da questa azione bipolare dà vita a qualcosa, come l’elettricità”.

È chiaro che nulla sostituirà l’esperienza sublime della fruizione artistica in presenza, quel magico momento in cui opera e osservatore diventano un tutt’uno.  La bellezza di quel momento è irripetibile. È un’epifania deflagrante che anima, ad esempio, le esclamazioni degli studenti in gita, quando con occhi sgranati, urlano noncuranti del decoro: “prof., dal vero è tutta un’altra roba!” perché non credono a una così grande meraviglia.

Tuttavia la nuova chiusura al pubblico dei musei e delle mostre d’arte ratificata dal Dpcm del 3 novembre ha imposto il ripensamento degli scenari della fruizione, con l’ideazione di nuove proposte alternative alla presenza fisica e all’approccio tradizionale.

Alle società di gestione delle mostre temporanee e ai direttori dei siti museali spetta quindi il compito di “tenere accesa la fiamma” facendo transitare il normale interesse per le visite reali verso progetti social che riducano le distanze, nella fondata speranza che, una volta rientrati nella normalità, gli spettatori, coccolati a distanza, programmino anche una visita in presenza.

Con un formato già sperimentato durante la serrata di primavera, le Gallerie degli Uffizi di Firenze promuovono la fruizione delle raccolte in modalità online. Il numero degli accessi ha dato ragione alla politica social del museo: milioni di visualizzazioni della pagina Facebook, oltre a mezzo milione di followers su Instagram e oltre 60 mila sul canale TikTok, hanno incoraggiato la direzione a continuare su questa strada.

Così dal 6 novembre 2020, ogni martedì e venerdì alle ore 13 sul profilo Facebook ufficiale della Galleria degli Uffizi saranno condivisi, in pillole, i tesori che tutto il mondo ci invidia. Il direttore Eike Schmidt ha presentato in prima persona il nuovo progetto social “Uffizi On Air. In questa versione live, i tour virtuali saranno condotti, di volta in volta, dai curatori e dagli specialisti del museo che illustreranno le opere e racconteranno gli aneddoti più interessanti sulle collezioni. Ci sarà un momento dedicato anche all’interattività. Gli spettatori potranno porre domande agli esperti e soddisfare così le proprie piccole o grandi curiosità.

Il primo appuntamento – forse il più esclusivo – ci ha condotto nel cuore segreto della Galleria, alla scoperta della Tribuna degli Uffizi. La celebre stanza ottagonale cupolata, realizzata fra il 1581 e il 1583 dall’architetto Bernardo Buontalenti per “tenere le più preziose gioie ed altre delizie onorate e belle che abbi il Granduca” Francesco I de’ Medici, è una vera e propria camera delle meraviglie, che anche in tempi normali non è accessibile al pubblico per problemi di conservazione.

C’è da aspettarsi che oltre alle puntate dedicate alle 8 opere più famose delle Gallerie – la “Nascita di Venere” e la “Primavera” di Botticelli, la “Battaglia di San Romano” di Paolo Uccello, la “Madonna col Bambino e due angeli” di Filippo Lippi, i “ritratti dei duchi di Urbino” di Piero della Francesca, l’”Annunciazione” di Leonardo da Vinci, la Madonna del Cardellino di Raffaello, e la “Venere di Urbino” di Tiziano – ci saranno anche visite dedicate a capolavori meno noti ma altrettanto affascinanti.

Per guardare in diretta i video, della durata di circa mezz’ora, oppure riguardarli in un orario diverso, basta accedere alla pagina Facebook ufficiale della Galleria degli Uffizi.

Il caso degli Uffizi non è, per fortuna, isolato. Anche se l’esposizione temporanea allestita al Centro San Gaetano di Padova su “Van Gogh. I colori della vita” è chiusa, il curatore della mostra, Marco Goldin, per risarcire il proprio pubblico, da tempo affezionato alle sue esposizioni dense di narrazioni ed emozioni, ha pensato di proporre delle visite virtuali tematiche.

Una prima occasione, della durata di un’ora, è andata in onda il 23 ottobre 2020 e il grande successo riscosso, con oltre 100 mila spettatori, ha indotto a programmare altri quattro appuntamenti, impegnando tutti i lunedì di novembre – 9, 16, 23 e 30  – sempre con inizio alle 21. Anche in questo caso basta collegarsi alla pagina Facebook e sul sito di Linea d’ombra (lineadombra.it).

Il formato prevede una scansione in tre parti. Si inizia con un’introduzione generale, a cui segue una sezione di racconti e letture – tratte delle lettere di Van Gogh indirizzate al fratello Theo, alla sorella Wilelmina e a Émile Bernard – intrecciata alle musiche suonate al pianoforte dal compositore Remo Anzovino, già impegnato più volte in occasioni del genere. La parte finale dell’incontro è riservata alle domande poste in diretta dagli spettatori.

Di volta in volta la visita virtuale verterà su un focus diverso dal precedente. La prima serata, lunedì 9 novembre, illustrava il tema  “Van Gogh nei campi di grano. La forza della natura e l’idea del tempo circolare”; Nella seconda serata si potranno conoscere gli amici di Van Gogh ad Arles; la terza serata sarà incentrata sulla malinconia provata dal pittore nella casa di cura di Saint-Rémy e infine, a completare il ciclo, l’appuntamento del 30 novembre, racconterà gli ultimi tempi di Van Gogh trascorsi a Auvers-sur-Oise.

Grazie a queste opportunità possiamo in parte lenire la nostalgia per le (abituali) visite ai musei e alle mostre, ritagliandoci un tempo per scoprire o riscoprire la meraviglia dell’arte. Nella piena sicurezza garantita dalla dimensione digitale. In tempi così instabili, “l’arte può offrirci un rifugio contro i sordidi pericoli dell’esistenza” (Oscar Wilde).