CineMachine | Blade Runner 2049

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REGIA: Denis Villeneuve
CAST: Harrison Ford, Ryan Gosling, Robin Wright, Dave Bautista, Ana De Armas
GENERE: azione, avventura, fantascienza, thriller
DURATA: 163 minuti
DATA DI USCITA: 4 ottobre 2017 (Italia)

Blade Runner 2049 del 2017 per la regia di Denis Villeneuve

Uscito nelle sale italiane all’inizio di ottobre, il seguito del capolavoro di Ridley Scott del 1982 ha suscitato una grandissima curiosità e una terribile aspettativa sia da parte del pubblico che da parte della critica. Un film che segue la storia trent’anni dopo gli eventi del vecchio Blade Runner. Un film che richiede attenzione, convince ed intrattiene, ma fino ad un certo punto, quando durante i titoli di coda le perplessità cominciano ad emergere e il confronto non può che tramutarsi in uno scontro, quando sento dire a voce tuonante che Blade Runner 2049 di Denis Villeneuve è addirittura migliore del Blade Runner di Ridley Scott. Non c’è bestemmia peggiore, credo, in ambito cinematografico.

Storia: Nel 2019 l’umanità convive con i replicanti, androidi organici creati dalla Tyrell Corporation per lavorare nelle colonie extra-mondo. Nel 2020 una serie di rivolte e disordini impone il divieto di costruire ulteriori replicanti alla Tyrell Corporation che dichiara fallimento. Lo stesso anno un violento black-out distrugge quasi completamente ogni dato digitale del pianeta e una violenta carestia si abbatte inesorabile sul nostro mondo. Solo grazie alle coltivazioni sintetiche Wallace l’umanità riesce a sopravvivere e il leader di questa azienda, Neander Wallace, interpretato da Jared Leto, decide di acquistare le tecnologie della Tyrell Coporation e di produrre nuovi replicanti di ultima generazione completamente obbedienti e con una longevità indefinita. Arrivando al 2049, l’agente K (Ryan Gosling) sta svolgendo delle indagini per conto della polizia di Los Angeles. Sembrerebbe che una replicante femmina abbia dato incredibilemente alla luce un figlio e sarà compito dell’agente K, anch’esso un replicante, scoprire e terminare questo bambino per non far esplodere nuovamente il caos.

Blade Runner 2049 è un buon seguito, ma non poi così splendido come in molti ci volevano far credere.

Il film ha dalla sua parte una messa in scena molto ben definita che richiama i colori e le atmosfere del vecchio capolavoro di Ridley Scott, ma che ne perde sostanzialmente l’efficacia se non fosse per quel colpo di coda che la storia da a circa mezz’ora dal finale che lascia un po’ lo spettatore inebetito.

Cosa ci vuole per rendere un film memorabile? Ci vogliono personaggi solidi, una colonna sonora che sappia dare la giusta emotività alle scene e una gran bella storia che sabbia suscitare un interesse particolare. Sui primi due punti il film è presente a pieni voti, ma rispetto al Blade Runner del 1982 che aveva una trama relativamente semplice, il film di Denis Villneuve ci porta su una storia orizzontale, dove c’è un protagonista, c’è un’azione, uno svolgimento, uno stravolgimento, un recupero ed un finale, ma man mano che si procede nel racconto ci accorgiamo di alcune “sottotrame” che vanno un po’ a deviare il discorso iniziale preso dal racconto, a discapito di una fluidità filmica che forse avrebbe potuto giovare un attimo di più alla storia e anche e soprattutto all’interesse dello spettatore.

Parlando della regia, Denis Villeneuve si riconferma un regista molto capace nel saper gestire molto bene gli spazzi e le ambientazioni regalando una regia solidissima, con una fotografia strabiliante, quasi sempre buia e glaciale, ma che si prende anche la libertà di portate un po’ di colore e di calore in alcuni brevi momenti.

Abbiamo inoltre il tanto chiacchierato ringiovanimento computerizzato che riporta sulla scena una figura chiave della storia di Blade Runner e abbiamo, in sostanza e in conclusione, un gran bel film che però, per quanto mi riguarda, non mi ha emozionato particolarmente, non è per me un capolavoro, e il palese rimando ad un franchise è per alcuni versi veramente insopportabile per altri un’occasione per riscoprire una storia che negli anni ’80 aveva portato una vera e propria svolta nel panorama del cinema di fantascienza.

Insomma Blade Runner 2049 è un bel film, ma nulla che si possa dire come un capolavoro. Forse colpa anche nostra che non riusciamo più a vivere il cinema di fantascienza come negli anni ’80, in quanto il futuro, il nostro futuro non riusciamo più immaginarcelo con l’entusiasmo e la vivacità di una volta.