Esplorare il Vicentino – Il Monte Caviojo ad Arsiero

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Il Monte Caviojo sovrasta l’abitato di Arsiero. Insieme al massiccio del Priaforà crea uno stretto sulla Val d’Astico che permette di accedere alle valli di Posina e Laghi.

Provenendo da Piovene Rocchette, è facile distinguere il torrione roccioso della cima che si erge a sinistra del Monte Cimone e del suo Ossario. La vetta viene anche chiamata “il Redentore”, epiteto che deriva dal 1900 quando sulla cima venne posta una grande statua del Cristo Redentore, realizzata in legno rivestito di piombo; l’opera ebbe però vita breve perché fu distrutta nel 1916 a causa delle vicende belliche della Grande Guerra.

La vetta del Monte Caviojo è situata a 1111m di altitudine e può essere considerata l’ultima propaggine più meridionale dell’Altopiano di Tonezza. Il panorama a 360 gradi che si gode da lassù permette di apprezzare il vicino ossario del Monte Cimone, il Monte Cengio dell’Altopiano di Asiago, i monti Summano, Novegno, Pasubio, Majo e Maggio sopra le limitrofe valli di Laghi e Posina.

L’itinerario per raggiungere la cima è di facile accesso direttamente dall’abitato di Arsiero con i sentieri 540, 541, 542. Un ulteriore sentiero, il 544 si diparte poco dopo l’inizio della strada che da Arsiero sale a Tonezza. Data la presenza di più sentieri è quindi possibile compiere dei giri ad anello salendo e scendendo per diverse vie.

 

Lungo i versanti del monte si trovano vecchi ruderi che risalgono alla Grande Guerra; il sentiero più suggestivo è probabilmente quello che percorre la Cresta della Rocca, ossia il 541: presenta alcuni ricoveri e gallerie di guerra situati lungo una vecchia mulattiera, la quale sale con alcuni tornanti e che permette di avere una visione d’insieme sulla conca di Arsiero. Verso la fine del sentiero si trova un cimitero di guerra e poco sopra il Baito Smaniotto, uno spartano ricovero nel bosco.

Per quanto riguarda la speleologia nel massiccio del monte sono presenti una piccola voragine più altre sei grotte di ridotto sviluppo.

Camminando tra i boschi del Caviojo è facile imbattersi in qualche capriolo che alla vista di solito fugge via a grandi balzi tra la vegetazione. Al fine di raggiungere la cima del Monte Caviojo occorre salire un breve tratto attrezzato sulla roccia che conduce in vetta dove è situato il bivacco Vettori. Una bella cresta rocciosa congiunge il bivacco alla cima del Monte Cimone dove da qui si nota imponente il suo Ossario, il quale ricorda le vittime della mina fatta esplodere dagli austriaci il 23 settembre 1916.

Alla base del cocuzzolo roccioso si trova nell’incavo della roccia un altare, e la riproduzione più piccola della statua del Redentore, identica a quella che un tempo svettava sulla cima soprastante.

Dopo la visita al bivacco Vettori è necessario scendere nuovamente per il tratto attrezzato; è possibile poi continuare lungo il sentiero di cresta che permette di raggiungere Cima Neutra e l’Ossario del Cimone; qui è ancora visibile una trincea che segue il medesimo itinerario. Nei pressi di Cima Neutra si trova una lunga galleria ramificata che sale su questo rilievo così denominato perché, durante la conquista del Cimone da parte degli austriaci, divenne la cosiddetta “terra di nessuno”. La galleria sale tortuosa e ripida; durante la Prima Guerra Mondiale ospitava ricoveri, una vasca per l’acqua, sei osservatori, due cannoni e otto mitragliatrici.

In conclusione, il Monte Caviojo è da molti ignorato, forse per la presenza di altre cime vicine ben più famose e frequentate, ma riserva anch’esso una sua storia e degli scorci significativi che sicuramente sono in grado di appagare chi sale su questa cima “minore”.

È inoltre un luogo facilmente raggiungibile perché si può lasciare l’auto all’abitato di Arsiero e percorribile pressoché tutto l’anno per la quota relativamente bassa.