“Pollice verde” illecito e spaccio di marijuana nelle scuole. Il 43enne denunciato è recidivo

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Coltivava la marijuana in casa propria, a Camisano Vicentino, per poi distribuirla a teenager delle scuole superiori direttamente in prossimità degli istituti scolastici di Vicenza e dintorni o in alternativa dando loro appuntamento in piazza. Una condotta illecita di lungo corso che è passata come si suole dire “di bocca in bocca” fino a giungere invece alle orecchie delle Fiamme Gialle beriche, che al termine delle indagini sul contro di un 43enne vicentino, già con precedenti di giustizia per affari sporchi legati allo smercio di sostanze psicotrope vietate, hanno fatto scattare l’ispezione domiciliare senza preavviso.

Trovandosi di fronte a una serra fai da te che autoriforniva lo spacciatore ora denunciato a piede libero. E non è stata la prima volta. L’uomo, un recidivo dunque, era stato notato nelle settimane che hanno preceduto il blitz aggirarsi nei dintorni degli edifici scolastici e in più di una delle note piazze di spaccio dell’area a sud-est della provincia vicentina, come si apprende dal report diffuso stamattina dal comando della Guardia di Finanza provinciale di Vicenza.

Una volta riconosciuto il soggetto, l’effetto domino delle risultanze investigative ha presto portato all’ispezione nell’indirizzo di residenza camisanese del sospettato. Qui non sarebbe nemmeno servito il fiuto infallibile dei cani antidroga per raggiungere la stanza adibita a serra di coltivazione di cannabis, la cui fragranza era percepibile da chiunque una volta avuto accesso all’appartamento, con un locale riservato alla produzione in proprio con tanto di vasi e prodotti chimici fertilizzanti.

Le piantine tolte dai vasi e messe ad essiccare

Nella missione della GdF vicentina completata nei giorni scorsi sono state sequestrate 14 piantine con le tipiche infiorescenze, 31 grammi di marijuana in essiccazione, 19 semi di cannabis “Fast Buds” e tutto l’occorrente per la cura della piantagione fai da te: da una lampada per serra a in tutto circa 6 litri di sostanze chimiche indicate per la coltivazione, un bilancino di precisione che dimostra il confezionamento diretto delle diverse quantità di marijuana destinate allo spaccio al dettaglio e altro materiale vario preso in consegna dai finanzieri. Il tutto è destinato alla distruzione dopo aver assolto al “ruolo” di prova concreta  di colpevolezza a carico del denunciato per coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti.