Attaccate Kherson e Karkiv; Gli ucraini colpiscono con missili Melitopol. Torna gradualmente l’elettricità a Odessa

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

E’ di due persone uccise e una decina di feriti il bilancio dell’attacco missilistico sferrato ieri dall’esercito ucraino a Melitopol. Il sindaco ha affermato che oltre 200 russi sono stati eliminati in un attacco missilistico contro una base russa nella città occupata, nella regione di Zaporizhzhia.

Nella regione di Odessa invece dopo l’attacco russo con droni iraniani, la città e altre località del distretto sono rimaste senza elettricità. Ora la sta gradualmente tornando anche se continuano i black out di emergenza. Potrebbero comunque volerci due o tre mesi per riparare il sistema elettrico e gli abitanti sono stati esortati a lasciare la città, qualora ne avessero l’opportunità. “La situazione nella regione è molto difficile”, ha detto il presidente Zelensky, ricordando che il blackout affligge oltre un milione e mezzo di persone.

La Norvegia intanto ha stanziato 100 milioni di dollari per ripristinare il sistema energetico ucraino. “Siamo grati ai nostri partner norvegesi per aver fornito 1 miliardo di corone norvegesi, ovvero 100 milioni di dollari, per il ripristino della nostra infrastruttura”, ha scritto su Twitter il presidente ucraino Vladimir Zelensky. Il ministero della Difesa di Oslo ha inoltre riferito che nel 2023 intende raddoppiare il numero di istruttori militari per le truppe ucraine, da 75 a 150.

Questa mattina a Kherson è di nuovo sotto il fuoco russo: si sono udite delle forti esplosioni e sarebbe divampato un incendio causato dai bombardamenti. Anche ieri Kherson è stata attaccata dalle forze russe che hanno colpito anche il reparto maternità di un ospedale. Quindici villaggi nella regione di Kharkiv, nell’Ucraina nord-orientale, sono stati attaccati ieri dalle forze russe e un uomo è rimasto ferito.

Nessun passo avanti si registra nel lavoro diplomatico.
L’ex presidente russo, Dmitri Medvedev, ha avvertito che la Russia sta aumentando la produzione delle più potenti, armi di distruzione, per contrastare la presunta minaccia dell’Occidente. “Il nostro nemico si è trincerato non solo nella provincia di Kiev della nostra piccola Russia. E’ in Europa, Nord America, Giappone, Australia, Nuova Zelanda e in una miriade di altri luoghi”, ha scritto sul suo account Telegram.