Attacchi in Siria e Gaza. Oms: “È un abominio di cui siamo tutti complici”


Oltre 20 attacchi israeliani hanno preso di mira siti militari in tutta la Siria questa notte, “gli attacchi più violenti dall’inizio dell’anno”, ha affermato l’Osservatorio siriano per i diritti umani. “Più di 20 attacchi israeliani hanno preso di mira magazzini e siti militari a Deraa, vicino a Damasco, e nelle regioni di Hama e Latakia”, ha affermato l’osservatorio. L’esercito israeliano ha annunciato di aver colpito un’infrastruttura militare in Siria. Si tratta, si legge in una dichiarazione, di “un sito militare, cannoni antiaerei e infrastrutture missilistiche terra-aria. L’esercito – si legge ancora – continuerà ad agire, se necessario, per difendere i civili israeliani”.
Secondo l’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, un civile è rimasto ucciso. Gli attacchi sono avvenuti dopo sanguinosi combattimenti nei pressi di Damasco e nel sud del Paese, al confine con Israele, che hanno coinvolto combattenti della minoranza drusa, la cui causa è stata sposata da Israele.
Intanto secondo quanto riferito dall’emittente qatariota “Al Jazeera”, che cita fonti mediche, sono 43 le persone uccise dagli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza a partire dalle prime ore di ieri mattina. I raid hanno preso di mira diverse zone della Striscia e il campo profughi di Al Bureij, nell’area centrale dell’enclave palestinese. Le Forze di difesa israeliane rendono noto di aver ucciso uno dei leader di una rete terroristica nell’area di Nablus, nella parte nord della Cisgiordania.
Il consigliere del premier del Qatar e portavoce del ministero degli Esteri di Doha sostiene che i negoziati tra Hamas e Israele su Gaza sono a un punto morto ma allo stesso tempo assicura che il Qatar, assieme a Egitto e Stati Uniti, lavora incessantemente per riportare le parti al tavolo negoziale. “Siamo in una fase complicatissima, dire che è una situazione difficile è un eufemismo”, ha detto il consigliere qatariota.
Durissima condanna arriva dal direttore per le emergenze dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Mike Ryan per quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza: “È un abominio di cui siamo tutti complici” ha detto Ryan alla stampa a Ginevra, facendo riferimento in particolare alle condizioni dei bambini dell’enclave palestinese. “Noi stiamo distruggendo i corpi e le menti dei bambini di Gaza. Noi stiamo facendo morire di fame i bambini di Gaza, perché se noi non facciamo niente, noi siamo complici di quanto sta accadendo davanti ai nostri occhi”.
Oggi l’emittente saudita al Arabiya, citando fonti egiziane, ha comunicato che Israele ha respinto una proposta egiziana per un cessate il fuoco temporaneo nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio di ostaggi, secondo il presidente degli Stati Uniti Trump 24 sarebbero ancora vivi. Immediata la replica e la smentita dall’ufficio del primo ministro israeliano: “Le notizie diffuse dai media arabi secondo cui Israele avrebbe respinto la proposta egiziana che è stata presentata sono prive di fondamento. Hamas è stato e rimane l’ostacolo all’accordo”.