Coronavirus, vertice per rimpatrio italiani sulla Diamond Princess. In Cina 1765 vittime

Atteso oggi il vertice per decidere come far rientrare i 35 italiani bloccati sulla Diamond Princess in quarantena da 12 giorni in Giappone. La nave da crociera è nel porto di Yokohama, in isolamento dal 3 febbraio, da quando cioè è stato registrato il primo caso di coronavirus a bordo. Ieri il numero di contagiati è salito da 70 a 355, su un totale di 3.500 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio. In Cina l’ultimo bilancio parla di 1.765 vittime. A 60 milioni di persone è stato chiesto di non uscire di casa. Intanto Singapore ha identificato tre nuovi casi.

Ed è ufficialmente partita la missione dell’Organizzazione mondiale della sanità in Cina. L’obiettivo è contenere l’epidemia che finora ha causato oltre 75mila casi di contagio in tutto il mondo. Attesa nel Paese asiatico una missione internazionale per fare il punto della situazione; un’area residenziale di Pechino è già stata sottoposta a disinfezione per scongiurare il rischio di contagio da coronavirus: con tute protettive e maschere, gli operatori spargono disinfettante lungo le strade. Imposto un periodo di quarantena di 14 giorni a chiunque rientri in città dalle vacanze, da trascorrere nelle proprie case o in strutture sanitarie.

Per quanto riguarda l’Italia in questi giorni “stanno tornando, o dovrebbero tornare” Dalla Cina in Toscana almeno “2.500 cinesi che erano andati a festeggiare il loro Capodanno in patria”. A rivelarlo è il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, secondo il quale “la maggior parte proviene dalla provincia Zhejiang, quarta per numero di casi accertati” di coronavirus. Anche per questo nel fiorentino è stato aperto un ambulatorio speciale dedicato proprio a loro.