Diamond Princess: gli italiani potrebbero rientrare entro venerdì. Negativo test su sanremese

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Si sblocca l’odissea della nave Diamond Princess in quarantena in Giappone. Dopo 14 giorni di quarantena, i passeggeri che sono risultati negativi al coronavirus e non manifestano sintomi influenzali hanno cominciato a lasciare la nave da crociera ferma nel porto di Yokohama, dove il numero dei contagi è salito a 621.

Gli italiani sulla Diamond Princess per ora restano a bordo e non sono tra i passeggeri che stanno lasciando in queste ore la nave da crociera. Secondo quanto si apprende da fonti informate in Giappone, i connazionali attenderanno il team dei medici in arrivo dall’Italia tra poche ore con l’aereo decollato ieri sera da Ciampino per fare i test necessari. Secondo quanto trapela, il loro sbarco potrebbe avvenire domani e il rientro entro venerdì.

Il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri ha fatto sapere che:
“Quando il secondo volo che partirà dall’Italia verosimilmente in serata arriverà a Yokohama, dove si trova la nave Diamond Princess, coloro che dovranno imbarcarsi lo faranno e verranno portati in Italia: si tratta di circa 30 italiani e 26-27 persone di altre nazionalità europee, come Polonia, Francia e Germania, per un totale di 56-57 passeggeri, purché risultino negativi al test per il coronavirus”.

Gli italiani, una volta rimpatriati, saranno sottoposti subito a screening sanitario. A Ciampino, per un saluto, ci saranno anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il commissario Angelo Borrelli. Una volta in Italia osserveranno 14 giorni di quarantena. Si sa già che un italiano tra quelli imbarcati sulla Diamond Princess è risultato positivo al coronavirus. È un passeggero, non un membro dell’equipaggio. Rientrerà con un volo successivo in biocontenimento.

Intanto è stato diffuso il bollettino medico dall’ospedale Spallanzani di Roma. “I due giovani italiani attualmente ricoverati sono entrambi in ottime condizioni di salute e di umore”, fanno saper i medici in merito alle condizioni del ricercatore italiano contagiato dal coronavirus e di Niccolò, il 17enne di Grado bloccato per due volte in Cina a causa della febbre e risultato negativo ai due test effettuati nell’istituto per le malattie infettive. La coppia di cittadini cinesi casi confermati di COVID–19 continua a essere ricoverata nella terapia intensiva dell’ Istituto. Le loro condizioni si confermano in miglioramento, il particolare per l’uomo. Tre pazienti rimangono ricoverati per altri motivi.

Un giovane cinese che studia presso una scuola genovese è stato invece trasferito al Policlinico San Martino dove, dopo gli accertamenti, è stato subito dimesso. Lo ha confermato il governatore della Liguria Giovanni Toti, smentendo così la presenza in città di un caso sospetto di Coronavirus.

Anche il marittimo sbarcato in Cambogia da una nave da crociera americana e ora in isolamento volontario nell’abitazione di Sanremo è stato sottoposto questa mattina al test sul coronavirus su decisione del Ministero della Salute e i risultati sono negativi.

Una coppia di giapponesi è stata trovata positiva al test del coronavirus dopo una vacanza alle Hawaii dal 28 gennaio al 6 febbraio. La compagnia aerea americana con la quale hanno viaggiato, la Delta Airlines, ha già allertato i passeggeri che hanno volato con la coppia, mentre le autorità hawaiane stanno cercando di rintracciare tutte le persone che possono essere entrate in contatto con loro. Secondo il ministro della Salute locale, l’uomo sarebbe stato contagiato in Giappone.

Hong Kong nel frattempo registra il secondo morto: le condizioni del paziente, un uomo di 70 anni, sono improvvisamente peggiorate. In Corea del Sud le infezioni da coronavirus conclamate sono 51. Una donna è considerata un “super diffusore” dato che si ritiene abbia contagiato almeno altre 15 persone venendo a contatto con altre 166.

La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) negli aggiornamenti quotidiani ha detto che il numero di persone guarite ieri dal coronavirus e dimesse dagli ospedali in Cina si è attestato a 1.824, superando per la prima quello dei nuovi casi accertati di 1.749.

Sul fronte economico, General Motors e Fiat Chrysler hanno riaperto gli impianti o stanno cominciando a riavviare la produzione in Cina dopo la festività del Capodanno lunare estesa eccezionalmente per l’epidemia di coronavirus. Fiat Chrysler, riporta la Cnbc, ha riattivato la fabbrica di Guangzhou, mentre un secondo impianto riprenderà “le operazioni a breve”.