Florida, Boeing 737 in un fiume: salve le 143 persone a bordo

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Centoquarantatre persone salve, tra le quali 21 rimaste ferite ma nessuna in gravi condizioni. E’ il bilancio dell’atterraggio d’emergenza di un Boeing 737 della Miami Air, finito fuori pista a Jacksonville e atterrato nel fiume limitrofo, il St. Johns River.

Il velivolo proveniva dalla base di Guantanamo, a Cuba: i passeggeri sono stati tutti tratti in salvo anche se una ventina, affermano le autorità, sono stati trasportati in ospedale in seguito a ferite lievi.

L’aereo, affittato dal Dipartimento della Difesa, era operato dalla Miami Air International, compagnia aerea di charter che vola da Guantanamo alle basi di Jacksonville e Norfolk, in Virginia. I suoi voli ospitano solitamente militari che vengono spostati da una base a un’altra e i membri delle loro famiglie.

I soccorsi sono arrivati immediatamente sul posto e, dopo aver portato al sicuro i militari e le loro famiglie a bordo, sono ancora al lavoro per cercare di contenere la fuoriuscita di carburante nel fiume.

A provocare l’incidente sarebbe stato il maltempo. L’aereo si è, infatti, trovato nel pieno di una tempesta con venti fortissimi e un temporale molto intenso. Le cause precise non sono note.

Il colosso dell’aviazione afferma di essere a conoscenza dell’incidente e di essere al lavoro per raccogliere tutte le informazioni necessarie sull’accaduto. Per Boeing si tratta di una nuova grana dopo la messa a terra dell’intera flotta di 737 Max.