Francia, la riforma delle pensioni infiamma la piazza

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La Francia si appresta a varare la riforma delle pensioni senza il voto del Parlamento. Un consiglio dei ministri è stato convocato oggi, allo scopo di ricorrere all’articolo 49.3 della Costituzione che consente di far approvare senza voto la riforma delle pensioni, all’esame dell’Assemblea nazionale dove l’approvazione era a rischio. L’articolo 49 impegna la responsabilità del governo, che oggi dovrà affrontare le mozioni di censura dell’opposizione.

La decisione di Macron è stata presa dopo i forti dubbi di una maggioranza certa che potesse avallare il testo. All’ingresso della premier Elizabeth Borne all’Assemblea nazionale i deputati dell’opposizione hanno intonato la Marsigliese in segno di protesta, esponendo cartelli con la scritta “No ai 64 anni”. La seduta è stata sospesa per consentire di riportare l’ordine in aula. La Borne ha poi annunciato il ricorso alla fiducia, ma è stata costretta a interrompersi più volte per le grida “dimissioni, dimissioni, dimissioni”, i fischi e il canto ininterrotto dell’inno francese.

In serata la manifestazione di place de la Concorde iniziata nel pomeriggio è degenerata. Dopo un tentativo di sgombero della polizia con gli idranti, gruppi di violenti sono tornati all’attacco devastando e incendiando materiale vario e veicoli, scontrandosi con gli agenti.

Il ministro dell’Interno francese Geral Darmanin ha chiesto l’adozione nei prossimi giorni di misure di protezione rafforzate per i funzionari eletti: “Nell’ambito della mobilitazione contro la riforma delle pensioni, i funzionari eletti, e tra loro i parlamentari, sono talvolta oggetto di minacce, offese o atti dolosi quali danni a beni o proprietà”, si legge nella lettera  inviata al Prefetto di Parigi e ai direttori della polizia e della gendarmeria nazionale, citata da France Télevisions.