Furto del secolo al Louvre di Parigi: ci sono due fermi

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Svolta per le indagini sul clamoroso furto dei gioielli al museo del Louvre di Parigi. La polizia francese ha fermato due persone sospettate di essere coinvolte nella rapina. Come ha riferito Le Parisien, i due farebbero parte della banda di 4 persone che utilizzando un montacarichi, hanno sottratto al museo i nove preziosi gioielli della collezione di Napoleone, dal valore di 88 milioni di euro.

Sempre secondo le informazioni diffuse dal quotidiano parigino, i due uomini fermati sono originari della Seine-Saint-Denis, la banlieue a nord di Parigi e non sarebbero nuovi ai furti. Ladri esperti dunque e forse su commissione. Entrambi i fermati sono accusati di “furto in banda organizzata” e “associazione a delinquere a fini criminali”.

I due arrestati prima di lasciare la Francia. L’operazione della polizia è scattata quando uno dei due arrestati era già in aeroporto pronto a partire per l’Algeria. Il complice, arrestato poco dopo, era invece diretto in Mali. I due presunti ladri, sono stati trasferiti nei locali della brigata anticrimine per essere interrogati.

Si cercano ancora gli altri due complici. Tra le varie piste si batte anche quella di un basista tra i membri della squadra di sicurezza del museo. L’ipotesi è stata avanzata dal quotidiano inglese ‘The Telegraph’, che ha citato “fonti vicine all’inchiesta”.

Ministro dell’Interno Nuñez: “Congratulazioni agli inquirenti. Continuiamo così”. Il ministro dell’Interno francese, Laurent Nuñez, appresa la notizia, si è congratulato con gli inquirenti che hanno lavorato senza sosta, “come avevo loro chiesto e che hanno sempre avuto la mia completa fiducia”, ha scritto su X. “Le indagini devono proseguire nel rispetto del segreto istruttorio sotto l’autorità della giurisdizione della procura di Parigi. Avanti con la stessa determinazione, continuiamo!”, ha aggiunto Nuñez.

Fondamentale il lavoro della polizia scientifica. Secondo Bfm Tv che ha citato una fonte degli inquirenti, dopo il colpo, sono stati effettuati circa 150 prelievi di Dna sul luogo della rapina. I ladri avevano infatti abbandonato, nella fuga, oggetti fra i quali un casco da moto, un gilet giallo, una fiamma ossidrica e una sega circolare. Alcuni di questi oggetti erano già stati cosparsi di benzina, ma i ladri non hanno fatto in tempo ad appiccare il fuoco per distruggerli.

Procuratrice Beccuau: “Condanno la divulgazione della notizia dei fermi. Troppo presto”. Al contrario del ministro Nuñez, la procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, ha criticato in un comunicato la diffusione della notizia dell’arresto dei due sospetti. “Questa rivelazione può soltanto nuocere agli sforzi investigativi di un centinaio di inquirenti mobilitati sia nella ricerca dei gioielli rubati, sia dei malfattori”, ha aggiunto, sottolineando che “è troppo presto per fornire qualsiasi tipo di particolare”.