Hamas consegna alla Croce Rossa il cadavere di un altro ostaggio

Un altro cadavere, anzi, i resti del cadavere di un ostaggio morto durante la prigionia a Gaza è stato riconsegnato da Hamas alla Croce Rossa. A renderlo noto è stato l’esercito israeliano. “La bara è stata presa sotto la sua custodia ed è in viaggio verso le truppe dell’Idf nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato l’esercito.
Il movimento islamista palestinese ha informato i Paesi mediatori di aver avviato le operazioni per recuperare tra i sette e i nove corpi di ostaggi israeliani deceduti, individuati in diverse aree della Striscia. Da parte sua il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, ha negato le notizie secondo cui il gruppo starebbe trattenendo i corpi di alcuni ostaggi pur conoscendone l’ubicazione.
Intanto Israele ha messo fine allo stato di emergenza in vigore nel sud del Paese dall’attacco del 7 ottobre del 2023. Lo ha annunciato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz. Come spiega il Times of Israel, lo stato di emergenza ha consentito al Comando del Fronte Interno dell’esercito israeliano di limitare gli assembramenti e chiudere alcune aree. Per la prima volta in oltre due anni, quindi, in Israele non ci sarà alcuna “situazione speciale” attiva.
Intanto la Knesset tornerà a discutere la prossima settimana il disegno di legge che introduce la pena di morte per i terroristi. Lo ha annunciato l’ufficio del capo della coalizione, Ofir Katz, precisando che al termine del nuovo dibattito presso la Commissione per la sicurezza nazionale si terrà la votazione. Lo riporta Ynet. Katz ha ringraziato il presidente della Commissione, Zvika Fogel, per il lavoro svolto e ha ribadito che la coalizione di governo è “profondamente impegnata a far approvare la legge il prima possibile”.
Intanto al Times of Israel un funzionario dell’ufficio del primo ministro israeliano ha detto che la ricostruzione nelle zone della Striscia di Gaza che sono sotto il controllo delle Idf può iniziare immediatamente, senza attendere la seconda fase del piano di cessate il fuoco promosso dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.