Possibile stretta di Trump sulle armi dopo l’ennesima strage in una scuola

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Un passo verso la restrizione dell’uso delle armi negli Stati Uniti arriva a pochi giorni e molte polemiche dopo la strage nella scuola della Florida, nella quale 17 persone hanno perso la vita e 15 sono rimaste ferite sotto il fuoco di un 19enne.

Ieri invece a Washington centinaia di studenti e genitori si sono radunati davanti alla Casa Bianca per protestare contro Trump e contro la potente lobby delle armi, la Nra, che proprio all’allora candidato presidente donò 30 milioni di dollari per la campagna elettorale. Decine di manifestanti, al grido di “Am I next?” (“Sarò io il prossimo?”) si sono sdraiati a terra simulando le vittime di tutte le stragi nelle scuole degli Stati Uniti.

Tuttavia per bocca di uno dei portavoce della Casa Bianca, Raj Shah, Donald Trump sarebbe disposto a sostenere “gli sforzi per migliorare il sistema di controlli federali sull’acquisto di pistole e fucili. La base per questo tipo di azione potrebbe essere una legge bipartisan presentata al Senato”. Una legge che in sostanza inasprirebbe il sistema di controllo dei precedenti per coloro che vogliono acquistare armi, sempre secondo il portavoce della Casa Bianca, citato da “The Hill”.

Intanto un tredicenne del Missouri è stato arrestato con l’accusa di aver minacciato una sparatoria in una scuola con un fucile AK-47 in un video postato su social media, secondo quanto riferisce la stampa locale. La Polizia di Republic – la città dove il ragazzo è stato arrestato – ha fatto sapere di aver sequestrato armi e altre prove dalla casa dove il ragazzo viveva.

Il video in cui il ragazzino ha fatto la minaccia era stato originariamente inviato a un’altra persona nella tarda serata di venerdì, ma non è stato segnalato alle autorità fino a sabato sera. Con l’aiuto del distretto scolastico la polizia ha identificato rapidamente il minore e ottenuto un mandato di perquisizione, hanno spiegato le forze dell’ordine ricordando che “è importante che studenti e genitori segnalino immediatamente minacce come queste, in modo da poter condurre un’indagine adeguata”.