Terremoto in Russia, scossa di magnitudo 8.8: numerosi feriti. Allerta tsunami su numerose coste del Pacifico


Il Servizio Geologico degli Stati Uniti ha reso noto che una scossa di terremoto di magnitudo 8.8 è stata registrata all’1:24 ora italiana al largo della Kamchatka, in Russia. Il governatore della regione, Vladimir Solodov, ha riferito che il sisma ha provocato numerosi feriti. Dopo la scossa, è stata diramata un’allerta tsunami, oltre che per la Russia, anche per Giappone, Guam, Hawaii e Alaska. Le allerte si estendono anche ad altri Paesi del Pacifico. Dalla Micronesia alla Polinesia Francese, dalle Filippine alla Nuova Zelanda, fino alle coste di Ecuador e Cile, molte Nazioni hanno attivato sistemi di sorveglianza e preparato l’evacuazione di aree sensibili. Le autorità raccomandano di evitare le coste e di seguire gli aggiornamenti ufficiali.
L’epicentro della scossa è stato localizzato a circa 119 chilometri a est-sud-est di Petropavlovsk-Kamchatsky, una città russa con oltre 180mila abitanti. Il terremoto è avvenuto a una profondità di 20,7 chilometri e ha generato diverse scosse di assestamento. Secondo gli esperti russi, si tratta del sisma più potente mai registrato nella regione dal 1952. La zona più colpita è stata Severo-Kurilsk, nei pressi delle Isole Curili, dove la prima onda di tsunami ha raggiunto la costa. Il governatore locale Valery Limarenko ha confermato che i residenti sono stati evacuati verso aree elevate e restano al sicuro. A Petropavlovsk-Kamchatsky si registrano blackout, interruzioni nelle comunicazioni e danni agli edifici. Alcune persone hanno richiesto assistenza medica, ma non risultano feriti gravi, secondo il ministero della Salute regionale.
Su Telegram la sezione locale del Servizio geofisico dell’Accademia russa delle scienze ha definito il terremoto un “evento unico”, sostenendo che le scosse di assestamento potrebbero durare fino a un mese. Al momento sono 36 e la loro magnitudo varia da 4.7 a 6.9.