Ucraina, 133 morti civili a Makariv. Si aggrava il bilancio di Bucha: 360 morti

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Un'immagine della distruzione a Makariv, Ucraina

L’orrore in Ucraina non si ferma. Sono stati trovati 132 corpi di civili a Makariv, nella regione di Kiev. Il bilancio è poi salito a 133, come ha riferito il sindaco della città Tokarev che ha raccontato: “Ci sono state diverse torture, con cadaveri rinvenuti con le mani legate, e almeno due casi di donne stuprate e poi uccise: una di queste è stata sgozzata. Abbiamo trovato i corpi”.

Ed anche a Bucha il bilancio si è aggravato. Sono 360 le persone morte in quello che è stato definito massacro. Lo ha detto la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova su Telegram: . “Secondo le autorità cittadine, risultano al momento complessivamente 360 civili uccisi, compresi almeno 10 bambini”. La Denisova ha anche denunciato che i russi starebbero uccidendo e torturando i membri della stampa.

Niente più lacrime per Zelensky. In un’intervista la quotidiano tedesco Blid, il presidente ucraino ha dichiarato: “Non riesco più a piangere, dopo quello che è successo alla stazione di Krakatorsk ed a Bucha”. Poi ha aggiunto: “Provo odio verso la Russia, verso i soldati russi. Quando vedo queste immagini davanti ai miei occhi, bambini assassinati senza gambe, senza braccia. È un risentimento, è terribile”.

“Al di là del male, anche durante la guerra”. E’ la frase con cui si apre l’archivio online, annunciato su Twitter dal ministro degli esteri ucraino Kuleba, che cinguetta: “Le prove raccolte delle atrocità commesse dall’esercito russo in Ucraina impediranno ai criminali di guerra di sfuggire alla giustizia”. Poi i numeri: 1.563 morti, tra cui 167 bimbi, 4.820 crimini di guerra, 6.800 edifici distrutti. Tutto testimoniato da foto e dai racconti dei sopravvissuti.