Usa: 22 anni e mezzo di carcere per il poliziotto che uccise George Floyd

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L’attesa sentenza è arrivata: 22 anni e mezzo di reclusione per Derek Chauvin, ovvero l’ex agente di Polizia di Minneapolis che uccise l’afroamericano George Floyd. L’accusa aveva chiesto 30 anni. Dopo la lettura della sentenza, il giudice Peter Cahill ha precisato che alla sua decisione è allegato un memorandum di 22 pagine per spiegare le sue motivazioni: “La mia decisione non è basata sulle emozioni, e non vuole veicolare alcun messaggio”.

Le reazioni della famiglia di Floyd. “Non dategli meno di 12-15 anni”, questa richiesta di condanna al giudice Peter Cahill era stata formulata dal fratello e dal nipote della vittima: Terrence Floyd e Brandon Williams. Mentre, un altro fratello della vittima, Philonise Floyd, ha chiesto al magistrato di assicurarsi che Chauvin non abbia la possibilità di uscire dal carcere prima di aver scontato tutta la sua pena, aggiungendo: “Chauvin non ha avuto nessun riguardo per la vita di George”.

Come detto, l’accusa aveva chiesto 30 anni di carcere. Il pubblico ministero Matthew Frank, aveva detto: “Torturato è la parola giusta per definire quello che Chauvin fece a Floyd. Non è stato uno sparo momentaneo, un pugno in faccia. Sono stati nove minuti di crudeltà verso un uomo che era impotente e stava solo implorando per la sua vita”. Chiudiamo con le parole di Derek Chauvin: “Voglio fare le mie condoglianze alla famiglia Floyd”.