25 Aprile, Mattarella all’Altare della Patria. Tensione tra ebrei e pro Palestina

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Per commemorare il 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona di alloro al sacello del Milite ignoto, all’Altare della Patria, a Roma. Alla cerimonia erano presenti le massime cariche istituzionali e tra queste la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, quello della Camera Lorenzo Fontana e quello della Corte costituzionale Augusto Barbera.

Dopo aver deposto la corona, il capo dello Stato si è fermato davanti al monumento al Milite ignoto per un momento di raccoglimento, mentre veniva intonato il Silenzio. Poi il saluto alle autorità presenti. Non era presente il pubblico in piazza Venezia a causa dell’enorme cantiere per i lavori in corso alla metropolitana della capitale.

Oggi previste molte manifestazioni. A Roma è lo striscione con la scritta “I partigiani” ad aprire la tradizionale manifestazione dell’Anpi. Il corteo è partito da Largo Bompiani e raggiungerà porta San Paolo, dove sono previsti gli interventi dal palco, tra cui quello di Roberto Salis, il padre della 39enne Ilaria in carcere in Ungheria. In testa al corteo le associazioni partigiane e della memoria antifascista, con striscioni e bandiere della pace.

Marina Pierlorenzi, presidente dell’Anpi provinciale di Roma, ha dichiarato: “Questa per l’Italia è la festa più importante. Non è la festa di qualcuno, ma una festa che gli italiani si sono guadagnati con una lotta di resistenza fatta da tutti – cattolici, socialisti, comunisti, liberali, repubblicani”. Al centro della manifestazione di oggi la pace, richiamata nell’articolo 11 della Costituizone e a tal proposito la presidente Anpi ha spiegato: “Noi parleremo di tutti i cinquanta conflitti attivi in tutto il mondo. Emblematico sicuramente quello che sta succedendo a Gaza per l’assoluta difformità tra quello che è successo il 7 ottobre e il continuo massacro del popolo palestinese. Siamo attenti su questo. Il tema però è ridare parola alla pace e cacciare la guerra dalla storia. Dobbiamo rifarci a quei principi che furono dei partigiani, che lottarono perché ci fosse un mondo di pace”.

Tensioni tra manifestanti a Roma.
“Terroristi” e “assassini”, è il grido partito dal corteo della Brigata ebraica verso il presidio dei movimenti palestinesi, nel corso delle celebrazioni della Festa della Liberazione a Piazzale Ostiense, a Roma. I due presidi si sono avvicinati, a dividerli il cordone della polizia, mentre gli esponenti della comunità ebraica deponevano la corona di fiori. Sempre a Roma ma in piazza Porta San paolo, alcuni sassi sono stati lanciati verso il gruppo di cronisti, fotografi e cameramen che riprendevano la mobilitazione della Brigata ebraica presente.