8 marzo, proclamato lo sciopero generale. Ecco chi si ferma

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Nella giornata internazionale dei diritti delle donne, l’8 marzo, è stato proclamato uno sciopero generale.

L’Italia si ferma nel nome della parità di genere, contro i femminicidi, per il salario minimo, contro l’autonomia differenziata e lo smantellamento dello Stato sociale, per lo stop ai conflitti in corso in Ucraina e Palestina. Numerose sono le sigle sindacali aderenti (Flc CGIL, Slai Cobas, Adl Cobas, Cobas Usb, Cobas Sub, Osp Faisa Cisal, Usi Cit, Clap, Si Cobas, Cub Trasporti, Uitrasporti, Usi 1912, Flaei Cisl e Uiltec Uil).

Trasporto. La Commissione di garanzia sugli scioperi ha segnalato alle organizzazioni sindacali irregolarità riguardanti, in particolare, il settore del trasporto passeggeri (aereo, ferroviario, marittimo e pubblico locale), in applicazione della delibera 22/22 dell’8 febbraio 2022, che vieta la concentrazione negli scioperi generali. Dunque i settori dei trasporti saranno interessati esclusivamente dallo sciopero proclamato dal sindacato Slai Cobas per il sindacato di classe e non dalle altre sigle sindacali. Le Ferrovie dello Stato comunicano che una sigla sindacale autonoma ha proclamato uno sciopero generale nazionale del personale del Gruppo Fs Italiane, dalla mezzanotte alle ore 21 di venerdì 8 marzo. Durante lo sciopero sarà comunque garantita l’effettuazione delle corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni garantiti in caso di protesta sindacale, nonché dei treni regionali nelle fasce pendolari (6-9 e 18-21). Lo sciopero coinvolge, però, anche le autostrade. Nel caso, infatti, del comparto autostradale lo stop è programmato per 24 ore nell’intera giornata di venerdì 8 marzo.

La scuola. Asili nido, materne, medie, superiori e università. La Flc Cgil ha proclamato un’intera giornata di astensione dal lavoro per il personale della scuola statale e non, università, ricerca, Afam e formazione professionale. “I diritti delle donne, l’uguaglianza di genere, l’autodeterminazione, la parità salariale non sono ancora una realtà per tutte, anzi assistiamo, e su larga scala, a un attacco, a una messa in discussione dei diritti che le donne si sono conquistate nel corso degli anni. Ciò è evidente anche nel nostro Paese”, si legge in una nota.

Sanità. “Per l’intera giornata, per ogni turno di lavoro, dall’inizio alla fine, l’erogazione delle prestazioni” nelle strutture sanitarie “potrà subire ritardi o disservizi. Sono comunque garantiti i servizi minimi essenziali, tra i quali il Pronto Soccorso e le urgenze, l’assistenza diretta ai degenti. Sarà, inoltre, data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili”, spiegano i sindacati di categoria.

Uffici pubblici e musei. Sono possibili disagi negli uffici pubblici, nei musei, nelle biblioteche.

In mobilitazione anche il personale del corpo nazionale Vigili del Fuoco: lo sciopero si svolgerà dalle 9 alle 13 per il personale turnista e per l’intera giornata per il personale giornaliero o amministrativo.<