Addio alla regina della tv: è morta Raffaella Carrà, aveva 78 anni

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A dare il triste annuncio è stato Sergio Japino: “Raffaella ci ha lasciati. E’ andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”. Con queste parole il suo compagno per lunghissimo tempo ha dato l’annuncio, unendosi al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti.

La regina della tv italiana e internazionale si è spenta alle ore 16.20 di oggi, dopo una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di energia.  Nelle sue ultime disposizioni, ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri.

Raffaella Maria Roberta Pelloni, questo il suo vero nome,  nasce a Bologna il 18 giugno 1943. Venne scelta per affiancare in Rai Nino Ferrer nel programma “Io, Agata e tu” e quando nel 1969 era ancora sconosciuta alla maggior parte degli italiani ebbe il coraggio di chiedere: ‘‘Datemi tre minuti solo per me. Anche padre Rotondi ha tre minuti solo per lui. Perché a me no?”. Da quel momento la sua ascesa fu inarrestabile.

Il suo già grande successo crebbe ulteriormente nel 1984 con “Pronto, Raffaella”, che raggiunse ascolti straordinari per la fascia meridiana. Nel 1986 condusse “Domenica in” sempre in Rai, nel 1987 passò per un breve periodo a Canale 5, per poi tornare nel 1991 a Raiuno con la trasmissione “Fantastico 12”. Dopo una parentesi di quattro anni a Madrid, dove portò il programma “Hola Raffaella” per la televisione spagnola, rientrò in Italia con “Carramba! Che sorpresa” una trasmissione ispirata al varietà britannico “Surprise, surprise”.

Raffaella Carrà ha continuato a raccogliere consensi presentando “Carramba! Che fortuna” dal 1998 al 2000 e nel 2008; “Segreti e … bugie” (1999), sempre su Raiuno. Nel 2001 ha condotto il Festival di Sanremo, nel 2004 il programma “Sogni”, mentre dedicato alle adozioni a distanza è stato “Amore” del 2006. Nel 2007 è uscito “Raffica Carrà”, raccolta videomusicale delle numerose sigle televisive che ha interpretato. Nel 2013 è tornata sul piccolo schermo su Raidue come coach del talentshow “The Voice of Italy” ed è uscito il suo ultimo album “Replay”. Nel 2015 ha condotto su Raiuno il talent show “Forte forte forte” e ha interrotto la sua partecipazione a “The Voice of Italy”, ripresa l’anno successivo. Nel 2019 il suo ultimo programma: “A raccontare comincia tu” su Raitre.

A novembre 2020 la Carrà è stata celebrata anche dal Guardian, che l’ha definita un’icona culturale che ha rivoluzionato l’intrattenimento italiano e ha insegnato all’Europa la gioia del sesso. “Quando la Svezia aveva gli Abba, l’Italia aveva la Carrà, che ha venduto milioni di dischi in tutta Europa” scrive il quotidiano britannico, precisando che, a livello vocale, negli stessi anni in Italia c’erano interpreti nettamente superiori, come Mina, Milva, Patty Pravo e Giuni Russo, ma – sottolinea il Guardian – la Carrà le ha superate tutte”. Raffaella aveva risposto ringraziando: “Le donne italiane hanno grande simpatia per me perché non sono una mangiauomini. Si può avere sex appeal insieme a dolcezza e ironia, non bisogna per forza essere Rita Hayworth”.