Allarme maltempo. Temperature in picchiata e neve: gelo siberiano in arrivo

Il gelo siberiano, il cosiddetto Burian, sta raggiungendo oggi l’Italia. Le temperature in picchiata investiranno innanzitutto le regioni adriatiche, temporali e vento forte stanno già flagellando il Paese. E sono previste nevicate fino in pianura, per la corrente di aria gelida di origine siberiana che ci sta raggiungendo.

Tra questa sera e lunedì rischio appunto di imbiancate anche su Roma, Napoli e in Gallura. Al nord fino a giovedì rischio di giornate di ghiaccio con termometro sempre al di sotto dello zero, anche in pieno giorno. Si tratta di un evento di portata storica in questo periodo dell’anno.

Secondo le previsioni nella notte arriveranno abbondanti nevicate su molte aree del Centro-Italia, in particolare su entroterra laziale e nelle zone adriatiche, che potranno far crollare le temperature fino a -9° nella giornata di martedì nelle aree intorno a Roma.

Per questo motivo domani e dopodomani sono chiuse le scuole in molti comuni d’Italia. A Roma scuole sospese domani in attesa di sviluppi per i prossimi giorni. In Abruzzo il sindaco di Chieti Umberto Di Primio ha emesso questa mattina l’ordinanza che dispone la sospensione dell’attività didattica di tutte le scuole di ogni ordine e grado, e le lezioni sono state sospese, per domani, anche all’università di Teramo e a Vasto. Domani e dopodomani istituti scolastici chiusi anche all’Aquila. Avellino e Salerno stanno diramando ordinanze per la chiusura delle scuole almeno fino a martedì.

Nelle regioni settentrionali inoltre si registra un inasprimento delle condizioni meteo: a Trieste le raffiche di bora hanno raggiunto i 130 chilometri orari e la Protezione civile ha diramato un’allerta gialla per la giornata di oggi. In Trentino Alto-Adige si segnalano deboli precipitazioni e a Trento la neve è arrivata anche in città, imbiancando i tetti.

In Piemonte sono attese gelate diffuse e minime sotto zero in diverse località, con punte di 8-10 gradi sotto zero previste per domani. Le zone più fredde sono quelle dell’astigiano e del cuneese.

A Venezia un traliccio è crollato per il forte vento sul Ponte della Libertà e la strada d’accesso per la città è bloccata in entrambe le direzioni.