Bus dirottato: cittadinanza ad Adam e Ramy, anche Matteo Salvini dice sì

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Via libera alla cittadinanza per Ramy Shehata e Adam El Hamami i due ragazzini ‘eroi’ presi in ostaggio insieme a 49 compagni e 2 accompagnatori dal dirottatore Ousseynou Sy nel milanese.

Alla fine anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha dato l’ok: “Ramy è come se fosse mio figlio e ha dimostrato di aver capito i valori di questo Paese – ha affermato il vicepremier – . Per atti di bravura o coraggio le leggi si possono superare”. L’iter sarà avviato anche per Adam El Hamami, l’altro 13enne che ha dato l’allarme, anche lui figlio di immigrati. Il provvedimento riguarderà, solo i ragazzi e non le loro famiglie.

Alla notizia Ramy ha espresso grande gioia: “Sono contento, ringrazio Matteo Salvini e Luigi di Maio”. E poi, uscendo dal campo del Tardini di Parma dopo aver dato il cinque a tutti i giocatori della nazionale e vestito la maglia della Nazionale, emozionatissimo ha detto: “E’ il giorno più bello della mia vita”. Con Ramy c’erano anche il fratello, il compagno di scuola Adam e un piccolo amico di quest’ultimo.

Nel frattempo, Salvini ha annunciato che incontrerà al Viminale cinque ragazzi della scuola Media “Vailati” e 12 carabinieri che sono stati coinvolti nel dirottamento dello scuolabus sulla strada Paullese, in zona San Donato Milanese.

I ragazzi che Salvini incontrerà sono: Adam che, dopo aver nascosto il telefonino al terrorista, è riuscito a chiamare i carabinieri fornendo indicazioni utili alla localizzazione precisa del mezzo, descrivendo cosa vedeva fuori dal finestrino; Aurora che, presa in ostaggio, ha mantenuto la calma e il sangue freddo; Fabio che ha parlato con il terrorista cercando di dissuaderlo e tranquillizzarlo; Nicolò che si è offerto come ostaggio dopo la richiesta del terrorista; e Ramy che ha fatto la prima telefonata alle forze dell’ordine e che ospite alla trasmissione ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio, ha rivelato di voler diventare carabiniere.

“Sono felice di aver convinto anche Salvini sulla cittadinanza a questo bambino. L’ho già detto: questo è un Paese che vale molto più della semplice indignazione”, ha detto l’altro vicepremier Luigi Di Maio.  “Nei giorni scorsi avevo inviato una lettera proprio ai ministeri competenti per chiedere loro di conferire la cittadinanza per meriti speciali al piccolo Ramy.

Entusiasta alche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: “Questa è l’ennesima dimostrazione di come questo governo possa viaggiare compatto per i cittadini”: è questo il commento del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.