Carabiniere ucciso a Roma, trovato un coltello nella stanza dʼhotel degli americani

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Un coltello e abiti sporchi di sangue sono stati trovati nella stanza dell’albergo di Roma, dove alloggiavano Lee Elder Finnegan e Christian Gabriel Natale Hjorth, i due americani fermati per la morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.

La lama era nascosta dietro a un pannello del soffitto. I due, di 19 e 18 anni, hanno confessato l’accoltellamento: l’autore materiale dell’omicidio è Finnegan. “Non pensavo fosse un militare“, ha detto. L’altro ragazzo americano, Lee Elder, avrebbe dunque negato che il carabiniere si sia qualificato o comunque si sarebbe nascosto dietro la propria difficoltà di comprendere la lingua italiana. I due si accusano a vicenda riguardo l’occultamento dell’arma del delitto.

Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti i due giovani erano in cerca di droga a Trastevere ma la sostanza acquistata era semplice aspirina: dopo essersi resi conto dell’inganno hanno rubato la borsa del pusher che conteneva il suo cellulare.

L’uomo ha quindi contattato i due chiamando il suo numero di telefono per avere indietro la borsa. Il pusher avrebbe poi chiamato il 112 per comunicare che era stato scippato e che si era accordato con i due americani per la restituzione della borsa.

A questo punto, all’orario stabilito, i due carabinieri in borghese si sono recati in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati, una zona centrale della capitale. Lì hanno incontrato i due ragazzi con i quali è scoppiata una violenta colluttazione durante la quale il vicebrigadiere è stato colpito con otto coltellate.

“Quando ho sentito Mario urlare ho lasciato quell’uomo e ho provato a salvarlo, perdeva molto sangue” ha raccontato il collega del vicebrigadiere dei carabinieri Rega. La camera ardente sarà domani, dalle 16 alle 20.30 nella cappella di piazza Monte di Pietà, a pochi passi dalla caserma dei carabinieri di piazza Farnese dove da anni il militare prestava servizio. I funerali saranno celebrati lunedì 29 luglio alle 12 a Somma Vesuviana, nella chiesa di Santa Croce in via Santa Maria del Pozzo 114, la stessa dove un mese e mezzo fa il carabiniere si era sposato. I due ragazzi americani sono in stato di fermo per tentata estorsione e omicidio aggravato in concorso.