Concertone del Primo Maggio: apre Gassmann, chiude Ponte. Omaggio a Francesco

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Il Concertone del Primo Maggio omaggia Papa Francesco. Le sue parole sono riecheggiate in una piazza San Giovanni che era piena già dal primo pomeriggio. “La musica è bellezza e strumento di pace, una lingua che tutti i popoli in diversi modi parlano, e raggiunge tutti i cuori”.

Poi è stato Leo Gassmann che con una mano sul cuore ha dato il via alla diretta di quest’anno. L’artista romano ha detto: “Ottanta anni fa uomini e donne coraggiose ci hanno permesso di vivere in un’Italia libera e democratica ed erano ragazzi e ragazze come voi. Non dimentichiamo. Buon primo maggio”. Gassman ha poi aperto la manifestazione musicale con “Bella ciao”. Da Achille Lauro a Giorgia passando per Gaia, Elodie, Rocco Hunt, Brunori Sas, i The Kolors, Gazzelle e Alfa, sono stati tanti gli artisti che si sono susseguiti sul palco. A chiudere la serata, tra fuochi sul palco e pubblico scatenato, è stato Gabry Ponte con un dj set incluso “Tutta L’Italia”, il brano con il quale concorre all’Eurovision Song Contest per San Marino, poi Blu e Thunder.

Sotto la direzione artistica di Massimo Bonelli, Ermal Meta, Noemi e BigMama hanno condotto l’edizione 2025 del concerto di Piazza San Giovanni in Laterano, evento, nato nel 1990 e promosso da CGIL, CISL e UIL.

“Sul lavoro troppe incertezze, troppi infortuni, troppe morti. Chi va a lavorare deve avere la certezza di tornare a casa”, ha detto Ermal Meta insieme a Noemi e BigMama, affiancati da Vincenzo Schettini, ricordando il tema scelto quest’anno dai sindacati “Uniti per un lavoro sicuro”. E ancora vengono ricordati i numeri dell’emergenza sicurezza sul lavoro: “Sono 2469 gli uomini e le donne che dal 2023 hanno perso la vita sul lavoro, 338 solo nei primi mesi di quest’anno, tre persone al giorno che non fanno ritorno a casa dal lavoro”.

Omaggio di piazza San Giovanni anche a Francesco De Gregori. Noemi ed Ermal Meta dal palco del Concertone leggono parte del testo di Pablo, uno dei brani iconici del cantautore. “De Gregori 50 anni fa raccontava la storia di Pablo, un lavoratore spagnolo caduto in Svizzera, dove si era trasferito per lavorare. Questa canzone ci ricorda un tema ancora attuale, troppo attuale, quello della sicurezza sul lavoro, dicono i due conduttori -. Quante cose sono cambiate? Il lavoro dovrebbe essere un diritto, ma purtroppo non è così. ‘Uniti per un lavoro sicuro’, non è solo slogan, ma un diritto che dobbiamo pretendere”.