Conclave, nera la prima fumata. Attesa oggi per le altre votazioni

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È nera la prima fumata uscita dal comignolo di piazza San Pietro. Tutto rinviato, dunque, per l’elezione del successore di Francesco. La fumata era prevista alle 19 di ieri, ma è arrivata con ben tre ore di ritardo. Un ritardo che – si dice – pare dovuto a molteplici fattori: in primis la lunghezza della meditazione tenuta dal cardinale Raniero Cantalamessa, durata 45 minuti, ma anche il fatto che i porporati, oltre ad essere  diciotto in più rispetto al 2013, nella maggior parte sono neofiti e diversi di loro non parlano italiano. Oggi si replica.

Ieri (7 maggio) però gli oltre 45mila fedeli assiepati in piazza San Pietro sono rimasti delusi. Anche se c’era da aspettarselo che alla prima votazione non si sarebbe raggiunto il numero determinante per l’elezione del nuovo Papa. Quello di ieri è stato comunque un momento importante, un primo test per contarsi e per verificare quali sono i pesi di ingresso per i favoriti. Le indiscrezioni continuano a evidenziare in pole position Pietro Parolin, ma crescono Francis Prevost e Jean-Marc Aveline. Restano saldi in cima al toto-Papa anche Pierbattista Pizzaballa e Matteo Zuppi. E poi ci sono gli outsider dei quali si parla poco ma che hanno una grande stima all’interno del collegio dei cardinali.

Ma già oggi tutto potrebbe cambiare. E non è escluso che si possa arrivare anche alla grande decisione. In mattinata i cardinali elettori si ritrovano nel Palazzo Apostolico per celebrare Messa e Lodi nella Cappella Paolina. A seguire, ritiro in Sistina per recitare l’Ora media e procedere poi alle prime due votazioni. Qui – non è escluso – potrebbe succedere già qualcosa. Ma se così non fosse, alle 16.30 è in programma il nuovo ritiro in Sistina con altre due votazioni e al termine la celebrazione dei Vespri. Due sono le fumate previste nelle diverse giornate: una a fine mattinata, una la sera, ovvero al termine di entrambe le votazioni del mattino e del pomeriggio.