Coronavirus, il piano del governo per contenere la quarta ondata. Nelle scuole è in vigore il nuovo protocollo

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La quarta ondata da Coronavirus è già in corso. A sostenerlo sono gli esperti del Comitato tecnico scientifico e dell’Istituto superiore di sanità che spingono per la somministrazione delle dosi booster in campagna vaccinale, oltre che per un testing e un tracciamento puntuale dei positivi, e che si raccomandano di tornare a osservare con scrupolo le buone pratiche del rispetto del distanziamento, delle mascherine e del lavaggio delle mani per proteggersi dalle infezioni.

Intanto il governo Draghi cerca di anticipare i tempi e di studiare una strategia per fronteggiare l’incremento di contagi, nonostante sia tutto sommato contenuto rispetto a quello che si osserva in altri Paesi europei, coma Austria e Germania. L’obiettivo nei piani dell’esecutivo è quello di provare ad evitare a tutti i costi le restrizioni e le chiusure già esperite i mesi scorsi, in questa fase di ripresa economica essenziale del Paese. Certamente la misura del Green pass sarà prorogata per 12 mesi, fino alla prossima estate.

Il governo punta poi a riattivare gli hub vaccinali per la somministrazione delle terze dosi in tempi rapidi, probabilmente senza nemmeno la prenotazione, invitando come sempre gli scettici o coloro che protestano da mesi contro la certificazione verde a ripensarci e a sottoporsi al vaccino per proteggersi dal virus. Va considerato che, secondo i dati del governo, sono oltre 2,1 milioni le dose aggiuntive finora somministrate, ovvero il 35,40% della platea che può farle.

Le chiusure saranno valutate in extremis e su base regionale, secondo il meccanismo della fascia di rischio e del colore, individuato con i soliti parametri. Primo tra tutti: quello delle ospedalizzazioni, che per il momento in Italia stanno reggendo. Superano la soglia critica delle terapie intensive solo le Marche (11%) e il Friuli Venezia Giulia (10%). Per il resto la risposta del sistema ospedaliero, nonostante l’aumento dei positivi, è buona.

Intanto oggi è entrato in vigore nelle scuole l’atteso protocollo anti-Covid che prevede misure diverse a seconda della fascia d’età degli alunni e dello status vaccinale. Nel caso di un contagiato, tutti i compagni di classe dovranno fare il test e se il risultato sarà negativo si potrà tornare a scuola. Ma a distanza di 5 giorni bisognerà fare un altro tampone. Con 2 positivi i vaccinati o negativizzati negli ultimi 6 mesi faranno il tampone, i non vaccinati la quarantena. Infine, con 3 contagi andrà in quarantena tutta la classe. Per i più piccoli è invece previsto un test nell’immediato e una quarantena di 10 giorni.