Covid, 1390 nuovi casi. Oms: “Prove limitate sull’utilità della terza dose”

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Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 1.390 nuovi casi su 196.922 tamponi processati. Il tasso di positività è pari allo 0,7%, in calo rispetto allo 0,8% di ieri. Sono invece 25 le vittime in un giorno, mentre il giorno precedente erano state 13. I guariti odierni sono 1.434. Calano di 11 posti le terapie intensive occupate e i ricoveri nei reparti ordinari diminuisco di 30 unità.

Cresce intanto la stima dell’indice d’infezione Rt Inghilterra, ritoccata a un dato compreso fra 1,2 e 1,5 rispetto al precedente 1,1-1,3 sullo sfondo dell’incremento dei contagi da Coronavirus alimentati ormai al 99% dalla variante Delta: l’incremento stimato riferito a fine giugno è stato infatti del 34%.

La circolazione della variante Delta è in aumento in Italia e oltre al tracciamento dei casi e al completamento dei cicli vaccinali – sottolinea l’Istituto superiore di Sanità – è necessario rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale. Il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, rispetto agli ingressi da dove al momento non e’ prevista nessuna misura di quarantena, ha dichiarato: “Si stanno valutando misure più rigide per chi arriva da Spagna e Portogallo. E intanto la Francia ha sconsigliato ai propri cittadini di andare in vacanza in quei Paesi. La Germania ha nuovamente inserito l’intera Spagna nella lista dei paesi a rischio Covid. Drastica la decisione di Malta che da mercoledì prossimo vieterà l’ingresso sull’isola ai non vaccinati.

I produttori BioNtech e Pfizer hanno reso noto di aver sviluppato un vaccino anti Covid-19 contro la variante Delta e vogliono verificarne presto l’efficacia. La casa farmaceutica ha intenzione di iniziare la sperimentazione ad agosto. Nel farmaco basato su Rna messaggero si è utilizzata l’intera proteina Spike con le mutazioni della variante Delta.

Sull’utilizzo della terza dose l’Organizzazione mondiale della Sanità sostiene che al momento non è ancora chiaro se sia utile per mantenere la protezione contro il virus e le prove sulla sua utilità sono “limitate”: “Non sappiamo se saranno necessari vaccini di richiamo per mantenere la protezione contro Covid-19 fino a quando non verranno raccolti ulteriori dati”.