Covid Italia, l’Rt scende a 1,20 ma sale ancora l’incidenza

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Continua ad aumentare, in Italia, l’incidenza settimanale: 155 per 100mila abitanti rispetto a 125 per 100mila abitanti di sette giorni fa. Cala invece, nel periodo 10 novembre – 23 novembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici, pari a 1,20. Ancora al di sopra della soglia epidemica ma in diminuzione rispetto a 1,23 della settimana scorsa.

E’ la fotografia scattata dal monitoraggio settimanale Covid Iss-Ministero della Salute secondo cui sono in  forte aumento anche il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione mentre la percentuale di casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione (33% vs 34% la scorsa settimana). Sale il tasso di occupazione delle terapie intensive (è al 7,3%) e i ricoveri (al 9,1%).

Venti Regioni e province autonome sono classificate a rischio moderato, una a rischio basso. Le Regioni e province autonome con incidenza più alta di casi Covid-19 vedono questa settimana al primo posto la provincia autonoma di Bolzano con 645,7 contagi per 100mila abitanti. A seguirla a distanza, ci sono altre 3 Regioni che superano quota 300. Si tratta di Friuli Venezia Giulia, Veneto  Valle d’Aosta.

Intanto il governatore del Veneto Luca Zaia dice stop ai tamponi gratis ai no vax nelle Asl della sua regione. “Ci sono le priorità e in questa fase con un’alta circolazione del virus siamo arrivati quasi al collasso dei tamponi per uso diagnostico” afferma in un’intervista il presidente di Regione dicendosi invece contrario invece all’introduzione dell’obbligo vaccinale. Secondo Zaia “non porterebbe da nessuna parte”.