Covid Italia, superati i mille nuovi contagi. In Sicilia Musumeci dispone la chiusura di hotspot e centri di accoglienza

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L’avanzata del coronavirus non si arresta. Ieri, in Italia, si sono registrati 1071 nuovi casi, il dato più alto dal 12 maggio. Tre invece le vittime. A far registrare l’aumento maggiore sono Lazio (215), Lombardia (185) e Veneto (160).

E dopo i numerosi casi registrati tra i turisti in Sardegna, la regione ha concordato con il Lazio l’obbligo di test in arrivo e in partenza per l’isola.

Ciò che preoccupa la Sicilia, invece, è l’alto numero di migranti positivi al Covid sbarcati sull’isola. Il grido d’allarme lo ha lanciato ieri sera il governatore della Regione, Nello Musumeci, che dopo il nuovo bollettino sui contagi in Italia, ha annunciato che disporrà lo sgombero di tutti gli Hotspot e dei Centri di accoglienza esistenti.

“Si attivi un ponte-aereo immediatamente e si liberi la Sicilia da queste vergognose strutture, iniziando da Lampedusa” ha tuonato il governatore. L’ordinanza “è sul tavolo” di Musumeci ma non è ancora stata firmata. Sull’Isola, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 48 nuovi contagiati di cui 16 migranti.

“Le regole europee e nazionali sono state stracciate”, ha continuato Musumeci. “L’Europa fa finta di niente e il governo nazionale ha deciso – malgrado i nostri appelli – di non attuare i decreti vigenti e di non chiudere i porti, come invece ha fatto lo scorso anno con il decreto interministeriale Interno-Difesa-Trasporti.

C’è una colpevole sottovalutazione del fenomeno senza precedenti. E non capiscono quanto stia crescendo la tensione. Vogliono far diventare razzisti i siciliani, che sono il popolo più accogliente di tutto il mondo? Adesso se vogliono a Roma impugnino pure la mia ordinanza. Basta: abbiamo avuto fin troppo rispetto istituzionale su questa emergenza, ricambiato da silenzi, indifferenza e omissioni”.

Plaude al presidente siciliano il leader della Lega Matteo Salvini che accusa il governo di essere “complice dei trafficanti”. Sulla stessa linea il senatore Stefano Candiani, segretario regionale della Lega in Sicilia: “Condividiamo totalmente e sosteniamo con forza la scelta del presidente Musumeci di firmare un’ordinanza di sgombero di tutti gli hotspot e dei centri di accoglienza esistenti. Adesso Conte e Lamorgese non hanno più alibi e dovranno dare una risposta al presidente della Regione e a tutti i siciliani”.