Delitto Giulia Tramontano, potrebbe cambiare l’accusa per Impagnatiello

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Potrebbe cambiare il capo d’accusa nei confronti di Alessandro Impagnatiello. Tutto dipenderà dall’esito dell’esame autoptico di Giulia Tramontano, uccisa mentre era incinta di sette mesi. Lo ha spiegato il legale della famiglia Giovanni Cacciapuoti: “se, al momento dell’uccisione, fosse iniziato il travaglio, da un punto di vista giuridico la posizione del piccolo Thiago potrebbe essere modificata”.

L’autopsia, inoltre, dovrà chiarire quante coltellate siano state inferte alla vittima, l’orario della morte e se la donna sia stata aggredita alle spalle da Impagnatiello. Spiega ancora Cacciapuoti: “Non sappiamo se, sotto lo stress dell’azione omicidiaria, ci possa essere stato un impulso di incremento, per esempio dell’ossitocina. Se fosse iniziato il travaglio ci sarebbe una mutazione del capo di imputazione per Alessandro Impagnatiello”.

L’avvocato della famiglia Tramontano ha cercato di chiarire anche i tempi. “Le operazioni dei periti sono appena iniziate e dureranno sicuramente alcuni giorni”, ha detto ancora Cacciapuoti, lasciando l’Istituto di Medicina legale di Milano, dove vengono svolti i vari esami. “Ancora nessuna ipotesi può essere ancora avanzata o formalizzata, in una contestazione che poi deve condurre Impagnatiello in Corte d’Assise con il massimo delle aggravanti possibili”. Tempi lunghi ancora, poichè per formulare una piena accusa bisognerà attendere sia l’esito dell’esame autoptico, sia l’esame sui dispositivi informatici in programma il 15 giugno. E per quanto riguarda la dinamica del delitto, Cacciapuoti ha detto: “non siamo ancora in grado di fornire risposte”.