Fondazione Open: chiesto il rinvio a giudizio per 11 indagati tra cui Matteo Renzi

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Matteo Renzi e altri 10 indagati sono stati rinviati a giudizio dalla Procura di Firenze nell’inchiesta sui finanziamenti illeciti alla fondazione Open, nata per sostenere le iniziative politiche dell’ex premier. Un’indagine nota alle cronache dal settembre 2019, quando la procura delegò alla Gdf decine di perquisizioni ai finanziatori della stessa Open in varie città italiane. Tra gli indagati per i quali è stato chiesto il processo figurano anche Luca Lotti, Maria Elena Boschi, l’ex presidente di Open Alberto Bianchi e l’imprenditore Marco Carrai. Coinvolte anche quattro società. La decisione del Gup arriverà il prossimo 4 aprile, nell’udienza preliminare.

Gli inquirenti contestano, a vario titolo, i reati di finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze, corruzione, emissione di fatture per operazioni inesistenti e autoriciclaggio. Al centro dell’inchiesta della Procura fiorentina ci sono le donazioni alla fondazione che ha finanziato alcune edizioni della Leopolda e ha accompagnato Matteo Renzi durante la scalata alla segreteria del Pd e l’entrata a Palazzo Chigi. Secondo l’accusa Open era diretta dallo stesso ex segretario del Pd.

Lo scontro tra Matteo Renzi i magistrati fiorentini è destinato a inasprirsi dopo che lo stesso leader di Italia Viva ha denunciato alla procura di Genova i magistrati Giuseppe Creazzo, Luca Turco e Antonino Nastasi “per violazione dell’articolo 68 Costituzione, della legge 140/2003 e dell’articolo 323 del codice penale”. Più volte in passato Renzi ha attaccato la procura di Firenze per l’indagine Open e ora che è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio, lo stesso, tramite una nota, commenta: “Finalmente inizia il processo nelle aule e non solo sui media. E i cittadini potranno adesso rendersi conto di quanto sia fragile la contestazione dell’accusa e di quanto siano scandalosi i metodi utilizzati dalla procura di Firenze”.