Governo, in Senato per decidere i tempi della crisi

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La crisi di governo entra ufficialmente a Palazzo Madama. Mentre si accende lo scontro sulla data del voto, con il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini che indica la data limite, che sarebbe a ottobre, per andare alle urne e poi fare la flat tax, prende il via oggi il primo atto parlamentare dalla presentazione della mozione di sfiducia a Giuseppe Conte firmata dalla Lega. In corso al Senato la capigruppo che deciderà quando si dovrà votare la mozione che, in base al Regolamento, va “discussa nella seduta che il Senato stabilisce, sentito il governo, e comunque non prima di tre giorni dalla sua presentazione”. Fissata invece per domani alle 12 la riunione dei capigruppo della Camera.

Il vicepremier pentastellato  Luigi Di Maio, in diretta Facebook, attacca l’ex alleato spiegando che si stava  arrivando al taglio dei parlamentari.  La Lega “ha deciso di essere sleale nei confronti del contratto di governo e dei problemi degli italiani mettendo a rischio l’Italia e le famiglie, un nuovo governo non potrà evitare l’Iva, ci vorrebbe minimo dicembre”. “Nessuno vuole sedersi al tavolo con Renzi – continua Di Maio –  il M5s vuole che si apra al taglio dei 345 parlamentari, inoltreremo la richiesta alla Camera. Non ci sono giochi di palazzo da fare, votiamo il taglio”.Intanto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, parlando al Nazareno dichiara: “Voglio fare un appello all’unità del partito democratico perché di fronte ai pericoli che ci sono per la democrazia, sarebbe davvero sbagliato in questo momento dividerci o dare segnali in questo senso. Il rischio di dividerci significherebbe – sottolinea Zingaretti – regalare l’Italia alla destra. “C’è una crisi di governo in cui tempi e modi verranno decisi nelle prossime ore e poi ci sarà il presidente della Repubblica Mattarella, non Salvini, che deciderà i tempi e le scadenze” ha sottolineato Zingaretti.